Roma, in manette la banda del buco degli uffici postali: a capo due insospettabili anziani (VIDEO)

Con le chiavi modificate accedevano agli uffici postali per poi mettere a segno la rapina a mano armata

Sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata ai reati e a concorso per rapina presso diversi uffici postali, i sei uomini identificati a seguito delle indagini della Polizia di Stato, come i presunti responsabili di almeno due colpi e una tentata rapina, in altrettante sedi di Poste Italiane, tra Roma e provincia.

Con le chiavi modificate accedevano agli uffici postali per poi mettere a segno la rapina a mano armata

Era diventata l’incubo delle filiali di Poste la banda del buco che nelle prime ore di oggi è stata raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine e concorso.

Le indagini della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Roma e del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica del Lazio, erano scattate lo scorso 3 maggio, quando due dei malviventi di 66 e 70 anni, si erano ritrovati in zona San Giovanni dopo aver studiato il colpo, e si erano introdotti con una chiave modificata all’interno di un ufficio postale armati di pistola.

Una volta dentro, avevano minacciato la direttrice intenta a caricare lo sportello ATM, per farsi consegnate quasi 200mila euro, con la collaborazione di un altro soggetto della banda, che stava facendo da palo all’esterno.

Nella banda dei sei soggetti, tre dei quali gravemente indiziati di associazione per delinquere, e altri tre di concorso in rapina, ciascuno aveva un ruolo molto preciso.

I due capo banda di 75 e 70 anni in particolare, svolgevano l’uno anche il ruolo vedetta durante i colpi per monitorare la presenza di forze dell’ordine fuori dagli uffici postali, e l’altro l’esecuzione materiale delle rapine in concorso con un 66enne.

A lavorare invece per la riproduzione di chiavi modificate per poter accedere agli Uffici Postali o a locali attigui, da cui sfondare i muri per accedere alle sedi postali, era un soggetto di 68 anni, che così consentiva ad altri due complici più giovani, di 53 e 50 anni, di praticare i fori per poi accedere nelle filiali prese di mira.

Ai tre soggetti di 66, 70 e 75 anni per cui si sono aperte le porte del carcere, sono stati contestati anche altri due tentativi di rapina avvenuti a settembre e novembre 2023, il primo messo a segno a Setteville di Guidonia, e il secondo al Tuscolano, dove sono stati tratti in arresto in flagranza di reato.