Carmen Gattullo aveva 15 anni quando nel 2015 morì dopo essere stata investita a Ostia sulle strisce pedonali di piazza della stazione Vecchia da un’automobilista che aveva sforato i 50 km orari. A nove anni di distanza è la madre, Giuseppina Piantadosi, a tornare sull’enorme tragedia che le ha tolto una figlia e stravolto la vita: “Coi limiti di velocità a 30 km orari mia figlia sarebbe ancora qui con me“. La denuncia durante il sit-in svolto a Roma per chiedere limiti di velocità ridotti.
La 15enne era stata investita nel 2015 a Ostia da un’auto che viaggiava a 54 km orari: la denuncia della madre
“Ho perso mia figlia che a 15 anni. E’ stata uccisa sulle strisce pedonali, nel 2015 a Ostia, mentre stava andando a scuola. Era un lunedì mattina. La concudente andava a 54 km orari. Mia figlia sarebbe viva, adesso, qui, se quella donna fosse andata a 30 km orari”, ha detto la donna raccontando il motivo della sua presenza nel sit-in della Rete Città 30 subito, svolto stamattina, venerdì 2 febbraio, davanti al ministero dei Trasporti, per chiedere di introdurre nel nuovo codice della strada la moderazione della velocità.
“La probabilità di sopravvivere è una su dieci per chi viene investito a 50 km orari, a 30 km orari non si muore. È la velocità che uccide”, aggiunge Piantadosi mostrando la foto di Carmen sorridente, stampata sulla sua maglietta.
“Mia figlia non era sfortunata, era favolosa. Non esiste la sfortuna, esiste un mondo e una città che devono cambiare», aggiunge. “In Italia. ogni giorno muoiono 9 persone di violenza stradale ed è la causa principale di morte tra i giovani. Nessuno fa più figli e li lasciano morire così. Io mi chiedo qual è il futuro”.
Eppure a Roma c’è anche chi contesta l’ipotesi di introdurre il limite dei 30 km orari in più strade e piazze già pianificate dalal giunta Gualtieri.
Carmen investita mentre andava a scuola
Era il 9 novembre del 2015 quando Carmen Gattullo è stata investita da un’auto mentre andava a scuola, a Ostia. L’incidente sulle strisce pedonali tra Corso Regina Maria Pia e piazza della Stazione Vecchia.
L’impatto è stato molto violento e le condizioni di salute della studentessa di 15 anni sono parse fin da subito molto critiche. Il personale sanitario del 118 l’ha trasportata in ospedale in codice rosso ed è stata ricoverata con prognosi riservata all’ospedale San Camillo a Roma.
La ragazza è morta dopo due settimane di agonia.
La donna alla guida dell’auto è stata condannata, in primo grado, a 3 anni di reclusione. L’accusa omicidio colposo, non riconosciuta dal giudice l’aggravante della guida sotto effetto di alcol.
