Roma-Lido, accusa malore e viene soccorsa dagli altri passeggeri: “Non conosco i vostri nomi, vorrei ringraziarvi uno ad uno”

La giovane donna ha affidato ai social il ringraziamento per i passeggeri sconosciuti che le sono stati vicini quando ha accusato il malore

Roma-Lido, accusa malore e viene soccorsa dagli altri passeggeri: “Non conosco i vostri nomi, vorrei ringraziarvi uno ad uno”
Foto di repertorio

Sono stati momenti di forte preoccupazione quelli vissuti, nella mattinata di oggi giovedì 1 febbraio, sulla Roma-Lido. Una giovane donna ha accusato un malore ma, per fortuna, oltre ad essere stata soccorsa, ha avuto delle testimonianze di gentilezza affatto scontate da parte degli altri passeggeri. E questi bei gesti lei, Cristina, li ha voluti raccontare.

La giovane donna ha affidato ai social il ringraziamento per i passeggeri sconosciuti che le sono stati vicini sulla Roma-Lido quando ha accusato il malore

Leggiamo il post di questa giovane donna, raccogliamo il messaggio e partiamo dalla fine nella speranza di aiutarla a far arrivare i suoi ringraziamenti a chi l’ha soccorsa.

“La vita è bella, le persone lo sono… e in un mondo che ci spinge quotidianamente a pensare il contrario, questi episodi vanno raccontati!”.

L’episodio in questione è accaduto, appunto, stamattina. Anzi, un brutto episodio poiché Cristina mentre si trovava sulla Roma-Lido, ha accusato un malore. Sono stati momenti sicuramente concitati per soccorrerla e, nei suoi confronti, gli altri utenti hanno avuto delle attenzioni che, purtroppo, non sono sempre così scontate.  

Lei, passata la paura, ha deciso di raccontare quanto accaduto e di ringraziare pubblicamente chi le è stato accanto.

Il post, affidato ai social, dice questo.

“Scrivo questo post per gli angeli che stamattina mi hanno soccorso durante una sincope sulla metro Roma-Lido e in particolare dopo in stazione a Tor di Valle.  Non conosco i vostri nomi, vorrei ringraziarvi uno ad uno. Chi mi ha stretto la mano, chi mi ha restituito il telefono caduto durante lo svenimento, chi mi ha coperto con il suo cappotto restando al freddo, chi mi ha sorretto le gambe, chi ha chiamato l’ambulanza e chi non mi ha lasciato fino all’arrivo dei soccorsi nonostante gli impegni personali. È bello vedere che nel mondo esiste ancora la gentilezza, l’altruismo e l’amore per il prossimo”.