Roma, punizioni sessuali sulle nipotine: zio orco condannato a 14 anni

L'Appello conferma la pena di 14 anni per lo zio orco. La  giustificazione - "Colpa di Satana, non ero in me" - ancora una volta non fa breccia sui giudici

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I cartoni animati in versione hard e punizioni sessuali in caso di errore. Come quando si intestardiva con le tabelline. Sono i supplizi che uno zio, un 50enne romano che viveva sul litorale prima di finire Regina Coeli, ha fatto vivere per anni alle nipoti, alle figlie della sorella, due bambine all’epoca dei primi palpeggiamenti di 5 e 7 anni e ora neanche adolescenti. “Colpa di Satana”, si è giustificato quando è stato scoperto.

L’Appello conferma la pena di 14 anni per lo zio orco. La  giustificazione – “Colpa di Satana, non ero in me” – ancora una volta non fa breccia sui giudici

Una giustificazione che ancora una volta non ha fatto breccia sui giudici. Nell’agosto 2022 lo zio orco è stato arrestato cominciando a confessare le sue ossessioni sataniste, poi è stato condannato a 14 anni di carcere e ieri è arrivata la sentenza della Corte di Appello: la pena è stata confermata.

Gli abusi avvenivano nella sua camera da letto, nell’appartamento della nonna, mentre mamma e papà nella loro casa, al piano di sotto, pensavano di affidate a una delle persone più care.

Lo zio infatti si dedicava con impegno alle nipotine, almeno all’apparenza. Non lavorava, viveva grazie alla rendita di alcuni appartamenti. E così molte ore del suo tempo libero lo dedicava a loro.

La proposta di fare un figlio

Violenze che l’uomo voleva far inquadrare come amore, tanto da arrivare a proporre a una delle bambine, che nel frattempo aveva appena compiuto 12 anni “di fare un figlio e sposarsi”.

A spingerle a parlare e a interrompere gli abusi, reiteirati e costanti – “anche due volte al giorno”, hanno rivelato le vittime – il terrore che lo zio potesse fare del male anche a una loro amichetta alla quale, la scorsa primavera, aveva mandato un sms equivoco e carezzato le gambe. Nella modalità dello zio pedofilo il primo approccio.

Dopo la denuncia, scattata a maggio, l’arresto. L’uomo è finito in carcere il 31 agosto del 2022. Pochi giorni prima era stato ricoverato per alcuni giorni al reparto psichiatrico dell’ospedale di Ostia.

A firmare la misura cautelare in carcere il gip Corrado Cappiello su proposta del pm Maria Gabriella Fazi.

Disarmante la sua giustificazione:Chiedo scusa. Ero posseduto da Satana”. Parole raggelanti per sia sorella, la mamma delle due bambine, che mai avrebbe potuto immaginare quello scenario di abusi.

Quando la più piccola, 10 anni, si è aperta è stato uno strazio per tutti. “Ha raccontato l’orrore tenendosi le mani sulle orecchie”, ha sottolineato il giudice nella misura cautelare, un particolare che secondo il magistrato rivelerebbe la spontaneità e la veridicità delle dichiarazioni.

Le rivelazioni delle piccole

La rivelazione straziante: “Zio mi tocca come fa con mio sorella. Ha puntato anche un’amichetta”. Lo stesso giorno la famiglia ha lasciato casa per tagliare i ponti con la famiglia e il passato.

L’ammissione in alcuni messaggi spediti a una cugina dopo che la sorella aveva bloccato anche il suo telefono: “Chiedo perdono per il male che ho fatto a tutti voi, chiedo scusa per non essere stato una persona normale di testa ma il cuore l’ho sempre avuto per voi e le bimbe“.

Ora questo mi sta uccidendo. Dentro sto malissimo per tutto quello che è successo ma non volevo minimamente. Non ero io. Era come se fossi un’altra persona. Sto malissimo”.

Ed ancora: “Sto soffrendo quanto mai in tutta la mia vita per azioni che mai avrei immaginato di compiere. Sono distrutto per le bambine”.

Di recente il tribunale di Roma ha condannato un colonnello dell’Esercito che abusava di adolescenti figli di conoscenti