Concerti al Circo Massimo: l’INGV conferma danni alla Torre della Moletta

Concerti al Circo Massimo: "Scelta soprattutto economica ma avventata". L'avvertimento dei tecnici

Foto di archivio. In primo piano la Torre della Moletta

Va bene vivere la città eterna con tutto quello che c’è anche di antico, senza subirla o metterla sotto vetro, ma da qui a rischiarne lo sgretolamento ce ne passa.

Succede al centro della Capitale, dove l’area del Circo Massimo, diventato la location fissa per i Concertoni dell’estate romana, avrebbe subito dei danni, soprattutto dopo un maxi evento dello scorso agosto, con il pienone per la tappa romana di un noto rapper statunitense.

Concerti al Circo Massimo: “Scelta soprattutto economica ma avventata”. L’avvertimento dei tecnici

Non c’è location che tenga ai contraccolpi di decine di migliaia di fan che tutti insieme esultano e saltano alla vista del proprio cantante preferito, quando poi ad ospitarne il maxi concerto è un’area archeologica circondata di manufatti antichi, belli ma fragili, i risultati sono disastrosi.

Lo confermano i tecnici dell’Istituto Nazionale di Geoficica e Vulcanologia  chiamati a riferire sulla presenza di eventuali danni nell’area del Circo Massimo, usata fin troppo come contenitore di eventi di grande richiamo.

A seguito dei sopralluoghi post concerto del 7 agosto scorso, sono arrivati i risultati degli esperti con nulla di buono, a certificare purtroppo le conseguenze provocate dalle vibrazioni alla Torre della Moletta, l’edificio difensivo medievale che si trova proprio nel complesso archeologico del Circo Massimo.

Ad intervenire per prima sulla questione, all’epoca del maxi concerto del rapper, fu Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo, che dopo la serata, passata agli onori della cronaca per le chiamate dei cittadini ai numeri di emergenza, spaventati dall’idea di uno sciame sismico in corso, tuonò contro il proseguimento dei concerti al Circo Massimo.

Il Circo Massimo è un monumento. Non è uno stadio, né una sala concerti” – dichiarò la Direttrice, preoccupata dei rischi per il sito con gallerie sotterranee e parti archeologiche che non consentono di saltarci sopra come un tappeto elastico per ore; provocando vibrazioni rischiose anche per il  Palatino a poca distanza.

Dopo che per settimane si erano susseguiti vari spettacoli rock e Pop, con il grande successo di pubblico sperato dall’organizzazione dei grandi eventi della Capitale, come quello dei Guns’n Roses e degli Imagine Dragons, con la tappa del rapper Travis Scoot, la direttrice interpellò anche il primo cittadino, senza ottenere il risultato sperato.

Poi come una Cassandra, profetizzò quanto purtroppo sembra essere avvenuto, e che accenderà ora con la nuova programmazione di eventi per l’estate 2024, una severa riflessione sull’uso futuro di questa location.

È sicuramente positivo utilizzare il nostro patrimonio per manifestazioni di natura diversa, che portino alla scoperta dei luoghi della cultura magari da parte di pubblici diversi, ma fare scelte di natura eminentemente economica è avventato – ha dichiarato l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre -. I tecnici sono stati molto precisi nel fornire indicazioni e prescrizioni per l’organizzazione di siffatte kermesse” – ha concluso.