Coldiretti: “Gelo e costi energetici faranno alzare i prezzi delle verdure”

Arriva il picco di freddo e il termometro sotto zero compromette le coltivazioni. A rischio anche fiori e gemme spuntate con il caldo natalizio 

Immagini free verdura e termometro, non collegate ai fatti

L’emergenza freddo e l’improvviso crollo delle temperature soprattutto nelle aree del Centro e Sud Italia, fino a ieri con un clima più simile ad un principio di Primavera, si stanno accanendo tra le varie anche sulle coltivazioni. Un problema che si rifletterà sul mercato ortofrutticolo e sul portafoglio dei cittadini.

Arriva il picco di freddo e il termometro sotto zero compromette le coltivazioni. A rischio anche fiori e gemme spuntate con il caldo natalizio

Il Natale trascorso è stato indubbiamente tra i più caldi degli ultimi anni, ma non ha lasciato strascichi in questo inizio 2024 che con un gelo improvviso sta compromettendo i raccolti di verdure e ortaggi.

Sono le coltivazioni all’aperto del Centro e Sud Italia, le più colpite dal fenomeno climatico dello sbalzo termico, in considerazione del fatto che la temperatura fino ad oggi superiore di oltre 1 grado rispetto alla media stagionale è invece precipitata verso valori “normali” come una doccia gelata, nel vero senso della parola.

Non sul meteo ma sui prezzi della frutta e verdura, la lettura del termometro l’ha fornita in queste ore invece la Coldiretti, che sull’anomalia climatica nel 2023 al centro di +1,2 gradi e al sud di +1,09 gradi, con l’arrivo brusco del gelo ha segnalato le inevitabili ripercussioni sui campi coltivati aperti invernali.

In forte sofferenza sono state le coltivazioni ad esempio di verdure tipiche stagionali come i cavoli, le verze, le cicorie e i broccoli che nonostante abbiano nel tempo acquisito una resistenza anche a temperature di qualche grado sotto lo zero, faticano quando il freddo gelido arriva improvviso e persistente.

Tra i seri rischi dettagliati in queste ore dall’Associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, c’è anche quella della compromissione di fiori e gemme di piante e alberi, che potrebbero finire bruciate dal gelo, e ripercussioni a cascata anche sui prossimi raccolti.

Quanto avvenuto proprio nel centro Italia è emblematico, dove nei frutteti con il caldo hanno fatto la loro comparsa in anticipo le gemme sugli alberi di pesche e susine.

La classica zuppa di cavolo verza ora diventerà d’emblée un piatto delle feste, con i prezzi alle stelle, che oltre al gelo, risentiranno anche dell’aumento dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori.