Gita fuoriporta a Subiaco: culla della spiritualità, immersa tra natura, arte e sport

Suggerimenti per visitare Subiaco attraverso monumenti, paesaggi, enogastronomia, punti di interesse

Gita fuoriporta a Subiaco: culla della spiritualità, immersa tra natura, arte e sport
Foto: immagine fornita dalla Pro Loco di Subiaco

Subiaco, un luogo da visitare seguendo il proprio istinto e le proprie inclinazioni. Si può ricercare la spiritualità, soddisfare la propria sete di arte e cultura, il desiderio di fare sport o di trovare il relax a contatto con la Natura.

Oggi vi portiamo proprio qui, nella Subiaco dalle mille sfaccettature, che passano anche attraverso le tradizioni, le botteghe e i tanti piatti locali che i ristoranti del posto offrono.

Suggerimenti per visitare Subiaco attraverso monumenti, paesaggi, enogastronomia, punti di interesse

Andando a Subiaco visiteremo un bellissimo borgo medievale, culla del monachesimo e della stampa, immergendoci in un panorama avvolto dal Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.

E’ il luogo dove l’imperatore Nerone face costruire la sua villa imperiale, tra la vegetazione, e di cui si possono vedere alcuni resti ai margini della via Sublacense.

Siamo in un luogo di spiritualità. Ci parla di San Francesco e di San Benedetto, ci mostra conventi e chiese, ponti dedicati. Tracce indelebili che possono rappresentare uno dei modi per scoprire la città.

Per visitare Subiaco si può lasciare l’auto in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, alla ex Cartiera, in piazza Ulderico Pelliccia, in piazza della Resistenza. Quindi? Pronti per il giro?

Gita fuoriporta a Subiaco: culla della spiritualità, immersa tra natura, arte e sport
Foto gentilmente fornita dalla Pro Loco di Subiaco

Da vedere

L’accesso al centro storico è dalla Porta Pio VI, considerata uno dei monumenti più importanti della Città. L’arco bianco sovrasta le colonne e i basamenti mentre, nella parte centrale, si staglia un grande elemento decorativo.

Gita fuoriporta a Subiaco: culla della spiritualità, immersa tra natura, arte e sport
La porta di ingresso alla città – Foto gentilmente fornita dalla Pro Loco di Subiaco

Da vedere la Rocca Abbaziale, conosciuta anche come Rocca dei Borgia. Attraverso i suoi giardini consente di godere del panorama sulla Valle dell’Aniene. Venne costruita dall’Abate Giovanni V intorno alla fine dell’XI secolo, alla sommità di una collina, a scopo difensivo. Proprio per questo ruolo che aveva si possono vedere fortificazioni, torri, carceri.

Vicino alla Rocca dei Borgia si trova la piazza Pietra Sprecata, dove si possono osservare degli elementi gotici rappresentati dagli archi. Vicino a questa piazza si trova la piazzetta Chiesa di San Pietro, da cui può partire la passeggiata alla scoperta di palazzi antichi, strade e chiese di Subiaco.

Un giro per la cittadina deve far tappa alla piazza medievale Santa Maria della Valle, dove si trova l’omonima chiesa neoclassica. Ma il vero punto di ritrovo dei sublacensi è piazza Sant’Andrea.

Si può visitare Subiaco cercando le tracce di San Francesco, che era stato qui al seguito del cardinale Ugolino. Le tappe, in questo caso, sono il Convento di San Francesco, il Ponte di San Francesco edificato nel ‘300 e il Monastero di San Benedetto.

Visitando poi il Laghetto di San Benedetto, la Villa di Nerone e il quartiere degli Opifici si potrà ricostruire il rapporto tra Subiaco e il fiume Aniene.

Tra i luoghi più caratteristici troviamo – appunto – il Borgo degli Opifici e il Borgo dei cartai. Il primo si snoda tra slarghi e viuzze ed era la sede delle antiche botteghe artigiane; il secondo è un museo dove si possono vedere i macchinari (funzionanti) di una cartiera del 1800.

Cosa fare

Una delle attività da non perdere, oltre alla visita delle Città, è l’esplorazione dei dintorni. Si può andare al Monte Livata, ad esempio. Si tratta di una stazione turistica montana, che ricade nel Comune di Subiaco, e si trova nel cuore del Parco dei Monti Simbruini. Dista circa 80 km da Roma e arriva a 1855 metri con il Monte Autore. Un bellissimo panorama sia in inverno, con la neve, che nelle altre stagioni dell’anno.

E poi ci sono i vari percorsi che si possono fare. Quello che porta agli Altipiani di Arcinazzo è di circa 14 km e passa sia attraverso Subiaco che Trevi.

Si può anche fare “Il cammino delle abbazie”, nove tappe da Subiaco a Montecassino per ripercorrere il viaggio intrapreso da San Benedetto tra gli anni 525 e 529. Le tappe vanno dai 12 ai 22 km e si può percorrere a piedi, a cavallo o in bici.

Molte le attività a carattere sportivo. Si possono fare rafting, kayak e altri sport d’acqua nell’Aniene ma anche arrampicate, trekking, ciaspolate  e andare con lo slittino in inverno, passeggiate a cavallo.  

Subiaco è meta di arrampicate: in zona si trovano diverse falesie, dove arrivano gli escursionisti, create dalla pietra calcarea.

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Foto gentilmente fornita dalla Pro Loco di Subiaco

Cosa mangiare: tante possibilità per degustare prodotti a km 0

L’enogastronomia locale è molto varia e si basa sui prodotti del posto, dalla pasta fatta in casa come gli strozzapreti ai piatti a base di carne o pesce di fiume. Non mancano dolci e frutta di stagione.

Nell’immagine in basso si possono vedere alcuni piatti come, appunto, gli strozzapreti o il timballo di mezze zite, il rollè di vitello, la trota in guazzetto, i broccoli strascinati e il salame del re.

Ma, tra le pietanze locali, ricordiamo le pappardelle con le rigaglie, la polenta con salsicce e spuntate di maiale, lo Ju Pappaciuccu a base di cavolo nero e tozzi di pizza, la trippa, gli involtini di manzo, i carciofi alla giudìa, le ciambelle al vino bianco, gli amaretti. Tra i dolci ci sono anche i subiachini, biscotti a base di mandorle, albumi, miele e zucchero.

Tra le produzioni locali da non perdere, inoltre, birra, vino cesanese e frutti di bosco.

Gita fuoriporta a Subiaco: culla della spiritualità, immersa tra natura, arte e sport
Subiaco e alcuni suoi piatti tipici – Foto gentilmente fornita dalla Pro Loco di Subiaco

Cosa acquistare e ospitalità

Se decidete di portare a casa un ricordino da questa bellissima città vanno tenute in considerazione le produzioni di artigianato locale. Tra queste ricordiamo lavorazioni in legno e in ferro, ricami di vario tipo. Nel periodo natalizio, inoltre, vengono riaperte le antiche botteghe in via degli Opifici.

A Subiaco sono presenti almeno venti soluzioni diverse per poter trascorrere una bella vacanza di diversi giorni e, quindi, potersi dedicare alle tante attività proposte, sia culturali che naturalistiche.

Nella rosa delle possibilità troviamo guest house, casette, residence, rifugi, case vacanze.

Come si arriva

IN AUTO

Se si arriva da Roma si può percorrere l’autostrada A24 Roma-L’Aquila e prendere l’uscita Vicovaro-Mandela, quindi la SS 5 Tiburtina-Valeria fino al bivio con Arsoli. Da qui la via Sublacense.

Chi, invece, arriva da Latina può percorrere la Sp81a fino a Valmontone e andare verso Piglio-Altipiani di Arcinazzo oppure Fiuggi-Altipiani di Arcinazzo. Da qui ci si dirige poi verso Subiaco.

CON I MEZZI PUBBLICI

A Subiaco arriva il Cotral. Il capolinea si trova alla stazione della Metro B di Ponte Mammolo (banchina 7 partenza ogni 15 minuti circa). Si possono anche prendere i mezzi che viaggiano sulla linea Frosinone-Fiuggi-Altipiani di Arcinazzo-Subiaco.

Se si vuole arrivare in treno le fermate più vicine sono a Mandela e Carsoli (linea FM2 Roma-Pescara).

Informazioni turistiche

Per informazioni turistiche si possono contattare i seguenti numeri:

tel. 347 – 388 6955 (Pro Loco)

tel. 0774022006

tel 0774 85050