A quattro giorni di distanza dallo sversamento di rifiuti organici sul parabrezza di una macchina parcheggiata in centro, quel gesto, oltreché la foto social del fattaccio, è diventato virale.
Altri due blitz di rifiuti infatti, sono stati immortalati dopo appena 48 ore, in zone completamente diverse e distanti tra loro, giovedì 16 novembre e ieri venerdì 17. L’unico aspetto comune, il bombardamento di marciume tra frutta, ortaggi, uova e avanzi di mercato e cucina. Una vendetta maleodorante che come per free park ha fatto scattare l’emulazione per un gesto vendicativo, contro il parcheggio selvaggio.
I vigili urbani non bastano più: ogni quartiere della Capitale ha il suo vendicatore dei parcheggi selvaggi. Nuovi blitz dello “spalmatore” di rifiuti
Sembra che chiamare i vigili urbani per segnalare e far rimuovere una macchina in un parcheggio vietato, non basti più a Roma. Prima con lo spray, poi con gli escrementi e infine con i rifiuti organici, nella Capitale cresce in maniera preoccupante il fenomeno dei vendicatori del parcheggio selvaggio.
Intanto va detto che non meritano nessuna medaglia, ma anzi vanno segnalati anche quando si è il malcapitato destinatario della bordata di rifiuti, e quindi in torto “marcio” per un parcheggio sbagliato, anche se fatto per disperazione.
In pochi giorni sono già tre i casi segnalati, il che significa che potrebbero essere molti di più per questa zingarata – per dirla alla Amici miei – un po’ pesante, ma comunque meno schifosa del lancio di escrementi.
Intanto tra le varie, c’è il rischio che questa punizione a base di immondizia, possa essere la più percorsa, poiché in fondo tutti hanno in cucina un sacchetto bello e pronto di munizioni, meno ripugnanti da maneggiare.
Dopo l’episodio in centro (foto in alto), i blitz si sono spostati a Piazza Bologna e Viale Libia. Con l’ultimo bombardamento di uno “spalmatore” ignoto vicino al Mercato Rionale Savoia di Piazza Gimma.
I sospetti sulla responsabilità del gesto in questo ultimo caso, sarebbero ricaduti sui commercianti visto che l’auto completamente sommersa di verdurame si trovava nel posto del carico e scarico merci. Ma l’ipotesi sembra fin troppo banale e masochista. Intanto, attenzione a dove si parcheggia.
