Ostia, in casa un arsenale con 100 chili di esplosivo e fuochi d’artificio: denunciato alla Procura

Denuncia a carico di un giovane trovato in possesso di notevoli quantità di esplosivo

Gli scatoloni di botti accumulati senza alcuna precauzione

In casa aveva occultato un vero e proprio arsenale con oltre 100 chili di esplosivo tra materiali di vario genere e fuochi di artificio. E’ quanto hanno scoperto gli agenti del X Distretto della polizia di Stato che si erano messi sulle tracce di un giovane residente a Ostia dopo averlo sottoposto per alcuni giorni a servizi di osservazione e aver deciso di intervenire effettuando una perquisizione all’interno dell’abitazione dove è stata rinvenuta anche una pistola scacciacani con il relativo munizionamento a salve.

Denuncia a carico di un giovane trovato in possesso di notevoli quantità di esplosivo

Gli investigatori hanno accertato che il ragazzo aveva omesso di comunicare alle forze dell’ordine il possesso degli esplosivi e dei fuochi pirotecnici che gli sono stati sequestrati. Il giovane è stato quindi denunciato alla procura della Repubblica di Roma per detenzione illegale di esplosivi così come previsto dall’articolo 679 del codice penale che punisce con l’arresto da tre a 12 mesi o con l’ammenda fino a 371 euro chiunque ometta di notificare di avere a disposizione questo genere di materiali, anche nell’ipotesi in cui si tratti di semplici sostanze infiammabili pericolose.

Non deve sorprendere il fatto che le sanzioni eventualmente applicabili al caso di specie possano apparire di così lieve entità se si pensa, tra l’altro, alla situazione geopolitica molto particolare che stiamo attraversando e che caratterizza i teatri di guerra nell’est Europa e in Palestina. I materiali, sia pure rinvenuti in grande quantità a Ostia devono essere, infatti, tenuti distinti da armi da guerra o parti di esse, esplosivi, aggressivi chimici o altri congegni definiti dalla legge come “micidiali” di tipo militare e quindi con una potenza distruttiva molto più alta. In questi ultimi casi, infatti, le sanzioni previste nei confronti di chi ne venga trovato in possesso o ne faccia raccolta illegalmente viene punito con la reclusione da uno a orto anni e una multa compresa tra 3mila e 20mila euro.

Occorre ricordare qualsiasi persona denunciata, indiziata, imputata ovvero rinviata a giudizio in qualsiasi fase del procedimento deve essere considerata innocente fino a quando non sia pronunciata nei suoi confronti una sentenza di condanna definitiva.