“Non autorizzo Facebook”, attenzione ai post condivisi da amici e parenti: tutta la verità

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Facebook - canaledieci.it

Un nuovo messaggio negli ultimi giorni sta popolando le bacheche di migliaia di utenti di Facebook in Italia. Il testo contiene un “divieto” a Meta di utilizzare i dati degli utenti. Attenzione, si tratta di una fake news. Nell’articolo tutta la verità.

“Non autorizzo Facebook”: è il succo dell’ultima catena che si sta diffondendo sul social network negli ultimi giorni. Il testo contiene in sintesi un “divieto” a Meta di utilizzare i dati degli utenti. La catena è stata condivisa migliaia di volte ma si tratta solo dell’ennesima fake news.

Facebook non autorizzo
Il testo del messaggio su Facebook

«Anch’io sto disattivando! Così ora lo stanno facendo. Non do il permesso a Facebook di addebitare 4,99 dollari al mese sul mio account.» È questo in sintesi il messaggio che negli ultimi giorni sta popolando le bacheche di migliaia di utenti di Facebook in Italia.

Si tratta di una nuova catena di Sant’Antonio che altro non è che l’ennesima bufala. Come accaduto in passato per altre fake news, il post sta diventando virale.

“Non autorizzo Facebook”: tutta la verità

La nuova “bufala” probabilmente fa leva sul fatto che Facebook e Instagram stiano in effetti proponendo un abbonamento nel caso in cui l’utente voglia rinunciare alle inserzioni pubblicitarie. Si parla comunque di cifre e finalità completamente differenti.

mark zuckerberg
Mark Zuckerberg – canaledieci.it

La fake news del “Non autorizzo Facebook” si ripropone in rete ciclicamente da quasi 15 anni. Ogni anno condividendo il contenuto di post relativi a vari argomenti.

Nel 2022, per  esempio, erano stati moltissimi gli italiani che avevano condiviso online un post che avrebbe dovuto tutelare le loro proprietà intellettuali, come foto e messaggi. Anche in quel caso si era trattato di una fake news anche perché, è bene ricordarlo, condividere un messaggio di questo tipo sulla propria bacheca non ha alcuna finalità legale.

Quando si accetta la licenza d’uso di Meta, si dà il proprio consenso sia alla cessione dei nostri dati che al loro utilizzo, questi messaggi, che circolano in rete da anni, non servono a proteggere la privacy dell’utente ma anzi possono esporlo a phishing mirato.