Anzio, picchiano i genitori e distruggono il mobilio: scatta il braccialetto elettronico e l’allontanamento da casa

Per due uomini di Anzio sono scattate le misure cautelari da parte della Polizia

Anzio, picchiano i genitori e distruggono il mobilio: scatta il braccialetto elettronico e l'allontanamento da casa
Foto: repertorio

Maltrattamenti in famiglia, ad Anzio. A commetterli sono stati due figli nei confronti dei loro rispettivi genitori.

Due casi diversi ma che hanno in comune il punto di partenza, ovvero farsi dare dei soldi, le modalità di azione, e cioè i maltrattamenti, e il punto di arrivo, le misure cautelari.

Per due uomini di Anzio sono scattate le misure cautelari da parte della Polizia

Minacce e violenze per ottenere soldi dai propri genitori. Nei guai sono finiti due uomini di Anzio che dovranno rispondere di maltrattamenti in famiglia. A disporre le misure è stato il Tribunale di Velletri, che ha emesso due distinte ordinanze iscrivendo nel registro degli indagati i presunti autori di queste violenze.

Il primo caso riguarda un 46enne di Anzio, accusato di aver minacciato e maltrattato la mamma. L’uomo chiedeva soldi che evidentemente non riusciva ad ottenere o, comunque, in base all’ordinanza del GIP, si trattava di una richiesta che avveniva continuamente. Alla mamma, con cui l’uomo condivideva l’appartamento, avrebbe rivolto minacce, l’avrebbe sottoposta a vessazioni e, non ottenendo ciò che voleva, avrebbe danneggiato i mobili dell’abitazione. Inoltre il 46enne avrebbe malmenato l’anziana madre colpendola alle gambe.

Una vicenda analoga ha coinvolto un uomo di  34 anni, sempre di Anzio. Anche in questo caso, infatti, a mandare fuori di testa il giovane sarebbe stata la richiesta insistente di soldi. Non ottenendoli con le minacce, il giovane ha danneggiato l’auto di famiglia, le finestre dell’abitazione ma non si sarebbe limitato alle mura domestiche andando ad intimorire anche i colleghi di lavoro del padre. Il Tribunale ha disposto il divieto di avvicinamento e, come mezzo di prevenzione e controllo, il braccialetto elettronico.

Le indagini sono state condotte dai poliziotti del commissariato Anzio/Nettuno, che hanno eseguito anche le misure cautelari.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.