Parco poligenerazionale Bagnoletto, i cittadini: “Perché lo stop dell’ iter?”

Una vasta area da trasformare in un parco adatto a tutte le età, dai bambini più piccoli ai nonni

Parco poligenerazionale Bagnoletto, i cittadini: “Perché lo stop dell’ iter?”
L'area interessata dal parco poligenerazionale (Foto: Google)

Che fine ha fatto il parco poligenerazionale di Bagnoletto? A chiederlo è Marco Fagnani, presidente del locale Comitato di quartiere del X Municipio, che ribadisce quanto sia importante avere una struttura di questo tipo nella zona e chiede all’Amministrazione di portare avanti l’iter per la realizzazione delle opere che trasformerebbero il terreno in un luogo fruibile da persone di tutte le età.

Una vasta area da trasformare in un parco adatto a tutte le età, dai bambini più piccoli ai nonni

Nel 2019 –spiega Marco Fagnani, il presidente del Comitato di quartiere Bagnoletto – con il finanziamento di 350mila euro della precedente Amministrazione municipale, pensavamo di essere arrivati a conclusione di un percorso che vedeva finalmente, dopo tanti anni, la realizzazione del tanto sognato parco poligenerazionale di Bagnoletto. Ma non era solo un sogno: l’aggiudicazione dell’appalto a dicembre 2020 e le successive azioni propedeutiche nel 2021, ci dicevano che quel sogno si era trasformato in realtà”.

L’area in questione si estende su un terreno di circa 18mila metri quadri e il sogno del Comitato era ed è, appunto, quello di trasformarla in un parco poligenerazionale, ovvero adatto a tutti, dai bambini appena nati ai nonni. Un’area verde che unisca più generazioni in uno spazio aperto e con attrezzature destinate a utenti di target diverso.

Già con i primi interventi –spiega Fagnani – si sarebbero potute realizzare una serie di cose come la recinzione, la strada di collegamento tra via Barzanò e via Albizzati, l’area cani, il playground e forse l’area bimbi, che avrebbero reso questo terreno un parco godibile dagli abitanti. Adesso è un terreno incolto e abbandonato. Con il passaggio alla nuova Amministrazione, l’iter per la realizzazione del Parco si è interrotto ma noi, da residenti resilienti, abbiamo insistito e sollecitato”.

Fagnani spiega di aver inviato dei solleciti, anche tramite pec, per avere dei chiarimenti ma di non aver ricevuto risposta. Nella proposta di riqualificazione dell’area verde erano inseriti anche un campo di bocce, un’area pic nic attrezzata, un laghetto di pesca sportiva, un campo sportivo polivalente con calcetto, basket, pallavolo, tennis.