Roma, nuovo record di Salvatore Cimmino: senza una gamba affronterà la discesa del Tevere

Il nuotatore affronterà la discesa il 14 ottobre: tutte le tappe dal Ponte Duca d'Aosta a Fiumicino 

Salvatore Cimmino

Salvatore Cimmino pronto a un’altra impresa da record: nuoterà nel Tevere da Ponte Duca D’Aosta fino al mare. Il nuotatore che ha perso la gamba da adolecente, dopo aver circumnavigato l’Italia a nuoto nel 2021, è pronto per un’altra impresa. Il 14 ottobre affronterà la discesa del Tevere fino allo sbocco nel mare, a Fiumicino.

Il nuotatore affronterà la discesa il 14 ottobre: tutte le tappe dal Ponte Duca d’Aosta a Fiumicino

Ad annunciarlo il direttore denerale di Sportivi per Roma Angelo Diario. “Sportivi per Roma – spiega – partecipa e promuove l’evento Tiber Wavə, la Discesa del Tevere a nuoto ed in canoa del 14 ottobre 2023 per promuovere la cultura dei diritti per le persone con disabilità e per l’ambiente”.

Per l’occasione Salvatore Cimmino percorrerà il fiume Tevere fino alla darsena di Fiumicino a nuoto ed alcuni tratti in canoa per ricordare a tutti l’importanza dell’inclusività nello sport come nella vita così come della qualità delle acque interne”.

Salvatore sarà seguito in acqua da canoe a pagaia che percorreranno tutto il percorso fino al mare di Fiumicino.

L’evento vede coinvolti diversi enti ed associazioni portatori di interessi comuni per favorire l’inclusione sociale, scolastica, lavorativa, sportiva e per consentire piena libertà di movimento a tutti in un ambiente sano e di qualità“, conclude Diario.

La discesa del Tevere

L’appuntamento per seguire la partenza della discesa è alle ore 9.45 a Ponte Duca d’Aosta, con i seguenti orari sotto i principali ponti a Roma:

ore 10:00 Ponte Duca d’Aosta
ore 10:15 Ponte della Musica
ore 10:30 Scalo de Pinedo
ore 11:00 Ponte Sant’Angelo
ore 11:30 Ponte Sisto
ore 11:45 Ponte Garibaldi
ore 16:30 Ponte 2 Giugno
ore 17:30 Darsena di Fiumicino

Il nuotatore campano, classe 1964, è stato colpito da un osteosarcoma a 15 anni e gli è stata amputata una gamba. Prima non era un nuotatore. Lo è diventato a 41 anni. A nuoto ora percorre quelle che lui definisce “le enormi distanze fra la disabilità e la società civile“, per dare voce a tutti coloro che – come spiega – “non sono disabili, ma persone con peculiarità e grandi potenzialità“.

La sua prima traversata senza l’ausilio di protesi performanti è stata la Capri- Sorrento di 22 chilometri.

Dopo sono venuti i giri d’Italia e d’Europa, le traversate dello stretto di Messina e di Gibilterra, del Canale della Manica. Ed ora il giro sul Tevere.