Cacciatori potranno abbattere fino a 80 daini nei pressi del Parco del Circeo: ecco perchè

Dopo vari provvedimenti tra i quali l'adozione, la Regione Lazio e l'Ispra concedono ai cacciatori di poter abbattere fino a 80 daini entro marzo, con alcuni "paletti"

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Di certo non sarà una notizia che farà piacere agli amanti degli animali  e agli ambientalisti è realtà, ovvero, il fatto che la Regione Lazio ha concesso, entro il prossimo mese di marzo 2024, la possibilità di uccidere fino a 80 daini presenti nelle zone boschive pontine tra Sabaudia e dintorni, ma solo nelle zone esterne e limitrofe al meraviglioso Parco del Circeo.

Dopo vari provvedimenti tra i quali l’adozione, la Regione Lazio e l’Ispra concedono ai cacciatori di poter abbattere fino a 80 daini entro marzo, con alcuni “paletti”

Questo provvedimento d’abbattimento drastico della fauna e, nella fattispecie, dei daini, nella zona interessata, è dovuto al fatto che da mesi e mesi, proprio nei pressi del Parco dei Circeo ci sono troppi daini, giudicati in eccesso, e la misura presa rientra nel “piano di contenimento” annunciato dalla regione Lazio.

Si tratta di misure che erano già state ventilate ma mai prese in passato anche perchè di recente non c’era un direttore a gestire l’Ente del Parco, che rientra nella zona di caccia Latina 1 e a quel punto era rimasto tutto fermo.

Dopo la nomina c’è stata la proposta ufficiale alla quale la Regione Lazio ha recentemente dato l’ok, con un permesso ufficiale anche da parte dell’Istituto Superiore per Portezione e Ricerca Ambientale – l’Ispra, dando il via libera ai cacciatori, ovviamente con molti limiti e “paletti”.

Tra questi, la prima limitazione ai cacciatori sarà che non potranno sconfinare e cacciare all’interno del parco, ma gli sarà consentito operare solo fuori, nella zona esterna al parco, senza alcuna deroga, colpendo e abbattendo i daini dall’alba al tramonto appena gli animali usciranno dal perimetro del Parco del Circeo. E solo fino al limite comunque molto alto di 80 daini, non uno in più, e potranno farlo solo entro la fine di marzo 2024.

Sempre nella zona pontina, giusto ieri, giovedì 5 ottobre, vi avevamo dato invece la notizia di una nidiata record da ben 59 tartarughe marine della specie “caretta caretta”, con le uova che si sono dischiuse in serie sul lungomare del capoluogo pontino.

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