Terremoto, sciame sismico ai Campi Flegrei: cosa sta succedendo

Il terremoto riporta alla paura del risveglio dell'area vulcanica: ecco perché

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Scossa di terremoto. Foto di archivio

Terremoto nella notte nella zona dei Campi Flegrei, avvertito anche a Napoli. L’area è da giorni al centro di uno sciame sismico con la scossa più forte di magnitudo 4.2 che si è verificata alle ore 3.35, di oggi, mercoledì 27 settembre.

Il terremoto riporta alla paura del risveglio dell’area vulcanica: ecco perché

L’ipocentro è stato localizzato a circa 3 km di profondità. Il terremoto è stato avvertito in maniera nitida (“Il letto si è sollevato”, hanno riferito in molti). Resta la paura del risveglio del vulcano.

I Campi Flegrei possono essere, infatti, descritti come una grande area di origine vulcanica, da considerare attiva. Abbraccia l’area del golfo di Pozzuoli, a nord-ovest della città di Napoli, con un’estensione di circa 200 chilometri.

Il respiro del vulcano

Gli abitanti, soprattutto di Pozzuoli, convivono con il bradisismo, ovvero il “respiro vulcanico”, causato da ciclici sollevamenti e abbassamenti del terreno sulla spinta di risalita di fluidi magmatici.

Non a caso il nome datogli dai romani era Phlegraea Pedia, che significa campi ardenti, in riferimento alla natura vulcanica del bacino.

Dall’alto non si vede svettare nessun vulcano della statura del Vesuvio o dell’Etna ma tanti piccoli coni vulcanici.

Il terremoto riporta quindi la paura nei Campi Flegrei. Negli ultimi giorni sono state decine le scosse, l’ultima di magnitudo 4.2: è stata la più forte da 39 anni. 

Nell’area si sta riproponendo quello che è successo all’inizio degli anni Ottanta, ossia un aumento delle sismicità, legata alla dinamica dell’area vulcanica.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sta monitorando l’evoluzione ma, come è noto, non è in in grado di prevedere eventuali scosse future di terremoto o episodi di eruzione.

Il geologo Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, conferma, però, “una maggiore frequenza di eventi e l’aumento dell’intensità” negli ultimi giorni.

Per questo si stanno monitorando le variazioni di gas nel sottosuolo e la velocità del sollevamento del bradisismo.