E’ morto Matteo Messina Denaro, il boss sfuggito allo Stato per 30 anni

Messina Denaro era affetto da un tumore al colon: a gennaio la cattura dopo 30 anni di latitanza

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Il boss Matteo Messina Denaro è morto in nottata all’età di 62 anni per le conseguenze legate al tumore al colon al quarto stadio che lo affliggeva da tempo. Il capomafia di Castelvetrano si trovava ricoverato nel reparto per detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Era in coma irreversibile da venerdì.

Messina Denaro era affetto da un tumore al colon: a gennaio la cattura dopo 30 anni di latitanza

L’arresto del boss risale al 16 gennaio ed è scattato dopo 30 anni di latitanza. Mi avete preso per la malattia, senza non mi prendevate”, aveva detto sotto interrogatorio dopo l’arresto. “Intanto l’abbiamo presa”, la risposta del procuratore rivendicando il risultato finale di una partita giocata da Matteo Messina Denaro per morire in latitanza come suo padre Francesco, il boss di Castelvetrano ricercato dal 1990 e restituito cadavere allo Stato e ai suoi familiari nel 1998.

Matteo, che ne raccolse l’eredità di capomafia, avrebbe voluto emularlo anche in questo ed è rimasto ricercato per quasi trent’anni.

Dopo la cattura, Messina Denaro è stato sottoposto alla chemioterapia nel supercarcere dell’Aquila dove gli è stata allestita una sorta di infermeria attigua alla cella.

Una equipe di oncologi e di infermieri del nosocomio abruzzese ha costantemente seguito il paziente apparso subito, comunque, in gravissime condizioni.

Nei nove mesi di detenzione, il padrino di Castelvetrano è stato sottoposto a due operazioni chirurgiche legate alle complicanze del cancro. Dall’ultima non si è più ripreso, tanto che i medici hanno deciso di non rimandarlo in carcere, ma di curarlo in una stanza di massima sicurezza dell’ospedale, trattandolo con la terapia del dolore e poi sedandolo.

L’Asl dell’Aquila è già da giorni al lavoro per gestire le fasi successive alla morte di Messina Denaro e la riconsegna della salma alla famiglia, che è rappresentata dalla nipote, l’avvocata Lorenza Guttadauro: la legale si trova all’Aquila da diversi giorni.

La figlia con lui

Presente in Abruzzo la figlia del boss, Lorenza Alagna, 26 anni, nata durante la latitanza di Messina Denaro e che nei mesi scorsi ha chiesto e ottenuto il riconoscimento del cognome del padre. La madre del boss non ha, invece, mai raggiunto l’ospedale perché è a letto, malata da tempo, nella sua casa di Castelvetrano.

La struttura sanitaria è presidiata da giorni da decine di poliziotti, carabinieri e uomini della Guardia di finanza, con il sostegno dell’Esercito.

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