Guidonia, corpetti stretti e gonne ricamate: torna la sfilata delle Vunnelle

Il rito delle vunnelle: mesi per realizzarle un vestito e un'ora per indossarlo

Le vunnelle di Montecelio

Corpetti stretti, lunghe gonne decorate, il busto per sostenere il seno. Torna a Montecelio la sfilata delle Vunnelle. Un tripudio di oro, ricami e decorazioni.

Il rito delle vunnelle: mesi per realizzarle un vestito e un’ora per indossarlo

Domenica 24 settembre alle ore 10 le donne del borgo antico di Guidonia sfileranno, come da tradizione, dietro alla processione di San Michele, strappando la scena al santo e anche ai butteri, agli uomini che col vestito tipico le porteranno a braccetto.

A dispetto del nome – che letteralmente significa piccola gonna – ci vogliono mesi per realizzare e ricamare una Vunnella e più di un’ora per indossarne l’abito completo.

La dimostrazione di vestizione è stata presentata l’altra sera nella casa delle vunnelle. Domenica l’uscita. Decine e decine di donne vestite con le vunnelle sfilerano per i vicoli e la piazza di Montecelio.

A seguirle coppie di bambini e bambine anche loro con l’abito tipico.

Un vestito fastoso che fino a qualche decennio fa le donne di Montecelio indossavano per le feste e per il giorno delle nozze.

La caratteristica: accentua nella donna l’aspetto procace secondo canoni più antichi della bellezza: fianchi larghi, vita stretta, spalle forti e seno prominente.

Come è composto l’abito delle Vunnelle

Corpittu (Camiciola): ricca camicia molto scollata con ricami e merletti al collo ed ai polsi. È generalmente di raso o “granatina”, di colore bianco.

Vustu, il classico busto, a vivaci colori, stringe la vita e sostiene il seno. Esternamente è rivestito di passamaneria dorata.

Fianchitti, piccoli rotoli di stoffa con la funzione di valorizzare i fianchi.

Curduale, corta veste molto pesante con la stessa funzione dei fianchitti.

Sottanili, costituiti da tré vesti indossate l’una sull’altra. Sono generalmente di cotone bianco, leggermente merlettate sull’orlo.

Vunnella,vVeste a larghe pieghe (‘ncotìnata) legata in vita da una stringa. Anticamente di seta o damasco. Il colore generalmente da sul bianco o sul giallo o sull’azzurro.

Pettìna, rettangolo di cotone molto leggero, sostenuto eventualmente da un altro sottostante di stoffa più pesante. È riccamente ricamata in filo d’oro ed orlato di pizzi. Viene fissata alle spalline del busto ed ornata al centro da una spilla d’oro (‘u brellocco).

Puzzini, polsini fissati alle maniche del corpetto, anch’essi ricamati.

Zinale, (O parannanzi): fissato alla vita ha la funzione di arricchire la parte frontale della vunnella e si indossa arricciando un po’ sul davanti, non allargandolo oltre i fianchi. Può essere di cotone molto leggero, ricamato in oro, oppure di tulle ricamato con motivi tradizionali.

Centa, fascia di seta che copre lo stacco della vunnella dal busto e viene fissata sul davanti con una spilla d’oro.

Fazzolittu ‘n collu, indumento di forma triangolare, di cotone, leggero, viene a volte inamidato prima di essere indossato. Rappresenta forse il pezzo più bello del costume con i suoi preziosi ricami e con i merletti che lo ornano. E’ fissato alla vita con uno spillone nella parte posteriore, sulla cinta; sul davanti i pizzi vengono infilati dentro il busto, lasciando fuoriuscire i merletti.

Cartonella, (O cortonella): piccolo cerchio di cartone ricoperto dalla stessa stoffa (increspata) della “centa”, che forma, nella parte superiore un fiocco; tutt’intomo è ornato di fiori multicolori. Raccoglie all’intemo i capelli che vengono fissati da un lungo spillone a testa mobile, di filigrana, riproducente un fiore. Tale spillo viene chiamato ” ‘A maula” (fiore di malva). La cartonella va posta appoggiandola con la parte inferiore sul collo, all’attaccatura dei capelli.

Fazzolittu ‘n capu, rettangolo di cotone che viene inamidato più volte. Viene posto sulla testa e ricade all’indietro sino a toccare il “fazzolittu ‘n collu”. Anch’esso è ricamato in oro ed orlato di larghi merletti. Viene fissato sul nodo del fiocco della cartonella tramite uno spillone impreziosito da una perla.

Ori, gli ornamenti della “vunnella” sono generalmente costituiti da una catena d’oro a tortiglione più volte attorcigliata intomo al collo, da un collino con pendente (pandantiffe), orecchini lunghi, file di perle, anelli

Le vunnelle di Montecelio