Palidoro: il Gruppo Astrofili scopre un particolare sistema di stelle lontano migliaia di anni luce

La scoperta di queste stelle, certificata a livello internazionale, traccia la strada per ulteriori studi futuri 

Palidoro: il Gruppo Astrofili scopre un particolare sistema di stelle lontano migliaia di anni luce
Nell'immagine fornita dal Gruppo Astrofili si vede il sistema triplo di stelle

Si trova a 23mila anni luce da noi il sistema binario di stelle scoperto dal Gruppo Astrofili di Palidoro.

La scoperta ha ottenuto il riconoscimento e la certificazione internazionale dell’American Association of Variable Star Observers. Nei prossimi mesi proseguiranno gli studi sulla composizione delle due stelle.

La scoperta di queste stelle, certificata a livello internazionale, traccia la strada per ulteriori studi futuri

Il Gruppo Astrofili Palidoro, che negli ultimi anni ha ottenuto i riconoscimenti per diverse scoperte, ha comunicato la certificazione internazionale ottenuta per questa osservazione, frutto del lavoro del presidente dell’associazione Giuseppe Conzo e di Maria Moriconi.

Si tratta di un sistema binario particolare, che si trova nella costellazione dell’Auriga.

Questo sistema di stelle binario è stato trovato dai due astrofili grazie alle osservazioni condotte dall’Osservatorio del Monte Palomar congiunte con le osservazioni del telescopio spaziale TESS e con le osservazioni della survey ASAS-SN in Cile.

Generalmente – spiega Conzo – le coppie di stelle seguono orbite circolari perché raggiungono equilibrio gravitazionale e le loro orbite si modellano opportunamente. Nel caso di 2MASS J05592237+4823439, questo il nome da catalogo, si tratta di un sistema binario con orbite eccentriche (orbite ellittiche) le cui componenti impiegano circa 5 giorni e 8 ore a completare una rivoluzione. Questa caratteristica ci suggerisce che si tratterebbe di un sistema binario instabile”.

Gli studi futuri sulle due stelle riveleranno come effettivamente siano. I due autori della scoperta si aspettano che le due stelle non siano simili e che, probabilmente, nemmeno siano nate insieme.

Questa coppia stellare –prosegue Conzo, aggiungendo ulteriori dettagli – potrebbe essersi formata successivamente ad un espulsione gravitazionale di una terza stella o, viceversa, in seguito ad un impatto violentissimo”.

La precedente scoperta, che risale allo scorso gennaio, era stata quella di un sistema triplo di stelle denominato MaGiV-1 mentre alla fine di agosto alcune ricerche del Gruppo erano state utilizzate come dato a livello internazionale.

Il fatto era stato comunicato da Conzo attraverso i suoi social.

Il nostro studio alla SN2023ixf – scrive- viene notato dai ricercatori Caltech/IPAC (NASA) che descrivono l’evoluzione dell’indice di colore della Supernova e citano i nostri dati. La ricerca è in preprint su arXiv e in peer-review su AAS Journals. Non immaginavo potessi dare, assieme ad altri astrofili di tutta Europa, un contributo scientifico così importante”.