Troppi morti sulle strade di Roma: per il Sulpl “non è colpa dei vigili urbani”

Il Sindacato Unitario dei Lavoratori di Polizia Locale toglie responsabilità ai vigili urbani per il preoccupante numero di morti nelle strade, sottolineandone il grande sforzo operativo nonostante le tante difficoltà

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A indagare sulla morte del 38enne la polizia locale di Roma Capitale

La Polizia Locale di Roma Capitale prende posizione riguardo alla pesante scia di morti legati ad incidenti stradali che da mesi e soprattutto questa estate stanno funestando senza sosta l’estate dei cittadini, specificando la grande mole di straordinari e le numerose difficoltà di gestione del personale, scaricando ogni addebito.

Il Sindacato Unitario dei Lavoratori di Polizia Locale toglie responsabilità ai vigili urbani per il preoccupante numero di morti nelle strade, sottolineandone il grande sforzo operativo nonostante le tante difficoltà

Sostanziamente non sarebbe, secondo il Sindacato della Polizia Locale, il Sulpl, colpa dei vigili urbani che, come specificato in una nota ufficiale, forniscono “Uomini e professionalità identiche, che sono le stesse, e questo grave aumento dei morti nelle strade è dato da un evidente problema di gestione”.

Sono 14 milioni di euro di straordinari per i caschi bianchi romani, in larga parte tutti già pagati e spesi a 2023 non ancora concluso e nonostante questo sforzo economico sono già oltre 100 le vittime di incidenti stradali.

In campo sono stati impiegati 5800 agenti tra uomini e donne dell’organico di polizia locale e il Sindacato Unitario dei Lavoratori di Polizia Locale, mediante le parole del suo Segretario, Marco Milani, spiega la questione dal proprio punto di vista, quello  sindacale:  “Gli agenti non ci stanno ad essere identificati come responsabili di quello che sembra essere un vero e proprio fallimento della mission e a dar loro voce il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che per il tramite del Segretario Romano Marco Milani, punta il dito sulle capacitá di gestione”.

“I numeri degli uomini e le donne del Corpo, – viene messo in risalto da tempo nella notasebbene in storica sofferenza organica sono gli stessi, come pure le peofessionalitá e le persone che lo compongono. Come Sindacato abbiamo denunciato da quasi un triennio l’irragionevolezza di abbandonare o ridimensionare servizi quali autovelox, pattuglioni di Polizia Stradale, controllo insediamenti abusivi, sgomberi e controlli certosini nei campi rom ma senza risultati. La categoria non accetta di vedersi addossate responsabilitá che, ove presenti sono da ricercare nelle linee di Comando e nella gestione. Noi siamo gli stessi di tre anni fa, se i risultati sono mutati, forse é il caso di andare a vedere rispetto ad allora cosa sia ad essere cambiato”.

“Giorni fa, spiega Milanisi era parlato delle ferie di massa dentro il corpo della Polizia Locale. I dati riportati dai sindacati interni al corpo dei vigili urbani, parlava di più del 50% degli agenti in ferie. Una condizione che si è gravemente ripercossa sul territorio di Roma, che per chiare ragioni si è mostrato – anche nella pratica – più spoglio della sicurezza, nonostante si tratti di una delle Capitali d’Europa più visitate dai turisti”.

Entrando nello specifico, Milani invita a non puntare il dito sui vigili urbani capitolini, ma anzi, a notare quanto di buono finora hanno fatto in condizioni difficili “Se la cittadinanza avverte un problema concreto nei territori della periferia, la condizione non migliora nel Centro Storico. Come menzionato dal Il Messaggero, quartieri come l’Esquilino, Termini e Trastevere vedono una forte carenza di agenti per le loro strade. Un grande problema di sicurezza per tutta la Città Eterna, considerato come qui ci siano strade legate alla movida romana e soprattutto si svolgano – ormai abitualmente – fatti di cronaca legati a borseggi, aggressioni o violenze di vario genere”.

In conclusione, viene messo in evidenza un aspetto che non tanti notano nell’opionione pubblica “Nonostante parliamo dei fine settimana di Roma, dove non solo i romani amano far serata tra comitive e qualche alcolico, ma soprattutto i turisti approfittano per fare baldoria durante le loro vacanze. Un problema concreti per chi, dal Campidoglio, parla di turismo d’eccellenza nel territorio capitolino, con le strade che invece ci mostrano un’altra prospettiva. Questa, probabilmente, meno attraente della Città Eterna, che potrebbe far balenare ai turisti stranieri di cercare altre mete per non incorrere in pericolo: dopotutto, nessuno vuole venire in vacanza per essere derubato”.

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