Tivoli, alunna bocciata con 6 insufficienze: la promuove il Tar

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Alunna di prima media bocciata con 6 insufficienze, viene promossa dal Tar. La bocciatura deve essere considerata “eccezione”, è stata la linea guida dei giudici amministrativi del Lazio seguendo un orientamento emesso dal Consiglio di Stato.

Per i magistrati “la scuola non ha fornito all’alunna il giusto supporto per permettere il recupero”

È successo all’Istituto Comprensivo Statale Tivoli V, a Tivoli Terme, dove gli insegnanti hanno bocciato una studentessa di prima media perché risultata carente in sei materie, di cui una con un 4.

I genitori, assistiti dagli avvocati Michele Bonetti e Silvia Antonellis, hanno presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento di pagella, scrutinio e bocciatura. E i giudici amministrativi hanno dato loro ragione annullando la decisione del corpo docente, che si era attenuto alla delibera di istituto in cui erano stati determinati i criteri per la promozione: un massimo di un’insufficienza grave (4) e due insufficienze lievi (5).

Per gli insegnanti l’alunna a fine anno aveva riportato “Risultati complessivamente insufficienti in quasi tutte le discipline… grave insufficienza in inglese e altre insufficienze in geografia, francese, matematica, scienza e musica”. A fronte di una frequenza “regolare”, il comportamento “buono”, ma con un impegno “scarso e inadeguato, sia nell’esecuzione dei compiti che nello studio”.

La decisione

Il Tar ha dato ragione ai genitori della adolescente, sostenendo che i docenti non hanno considerato l’intero percorso di studi: “L’alunna, dal primo mese di scuola sino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i propri voti”, nonostante in molti casi non abbia raggiunto la sufficienza, riporta la sentenza.

Nel ricorso viene messa in evidenza la mancata predisposizione da parte della scuola di “sistemi di ausilio e di supporto per il recupero”, visto che, per esempio, l’ultima verifica di francese è stata svolta nel mese di marzo 2023. Tesi anche questa accolta dal Tar.

Per il Consiglio di Statola non ammissione alla classe successiva nella scuola media inferiore deve essere considerata un’eccezione”. E i professori devono attivare “specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento”.

Per i prof di Tivoli, invece, i progressi, seppure sottolineati, non erano sufficienti a consentire la promozione.