Roma, l’ultimo nido delle vespe orientalis…nel pupazzo di neve (VIDEO)

Le vespe si erano annidate nella pancia del grande pupazzo di neve

Sciame di vespe orientali si annida in un insolito luogo (almeno per noi umani) e a Roma: un pupazzo di neve. E’ lì – in un enorme pupazzo di neve del villaggio di Natale di Luneur in via di ripristino – che ieri Andrea Lunerti il naturalista di Morlupo sempre a caccia di nidi di vespe e api da scovare e di animali selvatici da salvare ha trovato un grande sciame di vespe orientalis.

Le vespe si erano annidate nella pancia del grande pupazzo di neve

Purtroppo il numero di segnalazioni di vespe orientalis dall’anno scorso è raddoppiato – spiega Lunerti – Si annidano nelle case, figuriamoci nei grandi spazi aperti. A me non ha sorpreso troppo trovare il nido nel pupazzo di neve. E’ seguendo la loro scia che sono arrivato alla loro “casa”. Luneur ci ha chiesto di bonificare, lavoro compiuto”.

Dopo un controllo certosino il naturalista e appassionato di animali ha, infatti, trovato il nido nel pupazzo di neve, ovviamente finto, in un’area del parco ora chiusa.

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Tra i tanti interventi di ieri una meno avvincente ma che poteva avere effetti più pericolosi.

Lunerti infatti è arrivato di corsa con la sua tuta che lo trasforma in una sorta di omino spaziale in un appartamento al quarto piano di via della Magliana dove al rientro delle vacanze i proprietari avevano trovato troppe vespe sospette in giro per casa. “La proprietaria stava per aprire in grembiule lo sportello del gas. L’ha fermata il marito. Poteva essere pericoloso“, spiega il naturalista.

Pochi giorni fa la segnalazione in un appartamento a Monteverde. 

Lunerti, che da settimane sta recuperando api annidate in intercapedini, avvolgibili e tapparelle, spiega che l’allerta si è creata per il tempo: “E’ piovuto per oltre un mese tutti i giorni, a giugno, le api spinte dall’istinto di sopravvivenza, hanno scelto di fare i loro nidi anche in luoghi per loro meno sicuri, nelle case“.

Le richieste di aiuto sono tantissime e il tempo a disposizione per intervenire poco –aggiunge – Le operazioni di recupero vanno svolto o la mattina presto o la sera tardi altrimenti non è possibile catturare la colonia al completo. Va rispettata questa fascia oraria anche perché nelle fasce orarie le api morirebbero prima di essere travasate altrove. E di certo non è questo il nostro scopo. Vanno eliminate dalle case non uccise”.