Tarquinia, fabbricati illegali presenti da decenni in questa zona: rimossi dalla polizia locale

Vari manufatti abusivi che si trovavano da decenni nella zona di San Giorgio stanno venendo distrutti dalla polizia locale per riportare la legalità 

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A Tarquinia, in provincia di Viterbo, località del litorale laziale, in questi giorni, tramite l’intervento della polizia locale, l’amministrazione comunale ha dato inizio alla distruzione di fabbricati che si trovano sui lotti già di patrimonio comunale, tutti abusivi.

Vari manufatti abusivi che si trovavano da decenni nella zona di San Giorgio stanno venendo distrutti dalla polizia locale per riportare la legalità

In particolare i manufatti sono totalmente illegali e per questo stanno venendo rimosso a seguito del mancato rispetto delle prescrizioni di legge, con l’esecuzione delle operazioni a cura del settore 9 pianificazione del territorio, in coordinamento con il prefetto di viterbo nella zona di San Giorgio, con vincoli paesaggistici da far rispettare.

Il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi ha preso parte ai vari tavoli tecnici contro l’abusivismo e ora sta dando seguito grazie all’intervento coordinato dai caschi bianchi locali all’operazione di rimozione dei fabbricati abusivi, con i costi per la demolizione che saranno tutti a carico di chi ha costruito l’abuso, con il recupero forzoso delle somme di denaro dovute.

Viene cosi repressa a Tarquinia, nella delicata zona di San Giorgio, l’edilizia abusiva, dando seguito alla volontà di comune e prefettura di far piazza pulita dei manufatti illegali e vengono annunciati nei prossimi mesi altri provvedimenti per rafforzare nell’area cittadina di Tarquinia il rispetto della legalità.

Recentemente in ambito naturalistico, nella zona dei Castelli Romani, nell’area di Artena, le guardie zoofile prefettizie Kronos hanno smontato una struttura che serviva ad un altro tipo di abusivismo, quello ambientale, favorendo con il manufatto la pratica del bracconaggio degli uccelli nella zona circostante.

Dopo vari segnalazioni, è stata rimossa una torretta artigianale alta una 15ina di metri che serviva da avamposto d’avvistamento ai bracconieri per le loro battute di caccia illegali, fissando la struttura ad un grosso albero.

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