Proseguono le opere di spegnimento del gigantesco incendio di Ciampino che ha distrutto un’area da 22mila metri quadrati lo scorso fine settimana, per alcune cataste di rifiuti andate a fuoco presso un impianto di gestione dei rifiuti e intanto, anche oggi, 1 agosto, continuano ad arrivare aggiornamenti da parte dell’Arpa Lazio – Agenzia Regionale Protezione Ambiente – che evidenzia come i livelli di diossina siano 110 volte oltre il limite ed i Policlorobifenili – PCB – sono a livello mille.
Gli ultimi aggiornamenti di Arpa Lazio a seguito dell’incendio di Ciampino segnalano nell’aria la presenza di un inquinamento atmosferico gravissimo
I PCB sono sostanze chimiche prodotte deliberatamente tramite processi industriali. Vengono utilizzati come fluidi dielettrici (per limitare il flusso di corrente, per esempio nei trasformatori) e come additivi per antiparassitari, ritardanti di fiamma, isolanti, vernici e altro. A causa della loro tossicità e della loro tendenza a bioaccumularsi sono attualmente in buona parte banditi.
Ebbene, a seguito dell’incendio sviluppatosi nella mattinata dello scorso 29 luglio 2023 e che ha interessato l’impianto gestione di rifiuti della società Eco Logica 2000 s.r.l. in Via Enzo Ferrari 105 nel territorio comunale di Ciampino, fa sapere l’ARPA Lazio “Viene avviato una attività di monitoraggio dell’aria ambiente. A tal fine sono stati installati due campionatori ad alto volume, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine così come evidenziato nell’immagine seguente: il primo a breve distanza dall’area interessata dall’incendio ed il secondo a circa 600 metri in linea d’aria, posizionato in base alla direzione prevalente del vento durante la fase più attiva dell’incendio.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i risultati delle analisi ad oggi disponibili.
I valori dei campioni del 29 luglio (sito 1 e 2) sono superiori al valore di riferimento.
Tra gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente rilevabili il benzo(a)pirene, è l’unico composto per il quale il d.lgs. n.155/2010 prevede un valore limite pari a 1 ng/m3 come concentrazione media annua.
Il valore del campione del 29 luglio misurato presso il sito 1 è superiore al valore di riferimento. Il valore del campione del 29 luglio misurato presso il sito 2 è inferiore al valore di riferimento.
Per quanto riguarda i PCB, non esistono limiti normativi o valori di riferimento. A titolo informativo, è possibile segnalare che in base all’esperienza maturata dall’ARPA Lazio in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale (Eco X Pomezia 2017, TMB Salario Roma 2018, Mecoris Frosinone 2019, LOAS Aprilia 2020) i valori di PCB misurati possono rientrare in un range molto ampio che oscilla da meno di 200 a oltre 2000 pg/m3.
Ricordiamo inoltre che proprio a protezione dei cittadini, la sindaca di Ciampino Emanuela Colella, in coordinamento con la Asl competente per zona, ha diramato un vademecum per i cittadini e i sindaci dei comuni limitrofi utile a capire come proteggersi dai fumi tossici sprigionati dall’incendio e che Legambiente sta presentando in queste ore formale denuncia per questi fatti alla Procura della Repubblica di Velletri.
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