Fiumicino, con l’alibi dello shopping i minori possono denunciare abusi e violenze (VIDEO)

A Fiumicino apre il primo centro anti-violenza d’Italia in un centro commerciale dove i minori potranno denunciare se sono vittime di abusi e violenze

Trasformare i centri commerciali in un luogo di inclusione sociale aprendo centri anti violenza cui i minori possano denunciare abusi e violenze. Risponde esattamente a questa innovativa intuizione l’apertura di un centro antiviolenza a Fiumicino, presso la sede dell’Associazione Stella Selene ETS, situata proprio all’interno di “The Wow Side Shopping Centre” in Viale Bramante, 31/65.

A Fiumicino apre il primo centro anti-violenza d’Italia in un centro commerciale dove i minori potranno denunciare se sono vittime di abusi e violenze

Il centro anti-violenza della cittadina tirrenica è il primo ad essere stato inaugurato all’interno di un centro commerciale i quali, con il passare degli anni, si sono trasformati in veri e propri luoghi di aggregazione utili, tra l’altro, a calamitare l’attenzione delle persone non solo sugli aspetti ludici o materiali degli acquisti ma anche per svolgervi vere e proprie attività di consulenza psicologica, gruppi di sostegno, formazione, promozione, sensibilizzazione e prevenzione dei fenomeni più violenti e, purtroppo, più nascosti di cui sono vittima anche i giovani.

I centri anti-violenza possono, in sostanza, costituire un efficace avamposto per la raccolta ed elaborazione i dati su fenomeni come gli abusi o gli atti di bullismo, ma anche di recupero e successivo orientamento ed accompagnamento al lavoro come uscita di sicurezza per allontanarsi da contesti in cui la brutalità prospera restando celata agli occhi di chi non è costretto a conviverci. I giovani potrebbero essere più efficacemente avvicinati proprio mentre fanno shopping e quindi sollecitati a confidare le proprie angosce o i contesti non sani in cui sono forzati a vivere.

La presentazione della nuova iniziativa è stata al centro di un incontro moderato dal capo della redazione politica de Il Messaggero, Ernesto Menicucci e aperto da Antonello Aurigemma, presidente del consiglio regionale del Lazio.

Durante il dibattito è stato sottolineato come la cultura della prevenzione di episodi di violenza sui minori, ormai molto frequenti e, purtroppo, spesso sotto i riflettori dei mezzi di informazione richiede un concreto passaggio dalle parole ai fatti in un territorio, come quello della cittadina tirrenica, vasto e complesso ma allo stesso tempo caratterizzato da un elevato tasso di natalità.

Oltre all’apertura del nuovo Centro, la delegata del sindaco di Fiumicino al tema della violenza sulle donne, sui bambini e di genere, Federica Cerulli ha anticipato l’intenzione di creare corsi e apposite iniziative didattiche nelle scuole per dare valore e sottolineare l’importanza del rispetto della persona innanzitutto all’interno delle famiglie.

Gli specialisti e gli psicologi che lavoreranno all’ascolto dei giovani che si presenteranno nella sede di Fiumicino saranno coordinati dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, e opereranno insieme all’Associazione Stella Selene ETS che, da anni, svolge attività di tutela a favore dei minori e di inclusione per quelli di essi diversamente abili e ad altre associazioni di settore che operano sul territorio.

La realizzazione di una rete regionale di sportelli d’ascolto rientra tra le funzioni istituzionali attribuite al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza dalla legge regionale Lazio 28 ottobre 2002, n. 38 e, in particolare con la funzione di promuovere, in collaborazione con gli enti locali e con le organizzazioni del privato sociale, iniziative per la tutela dei diritti dei minori per la prevenzione e il trattamento degli abusi.

La sensibilizzazione al tema della violenza sui minori non può prescindere dal ruolo informativo ed educativo delle scuole

In proposito Pasquale Lettieri, avvocato e responsabile del Centro di giustizia riparativa, ha sottolineato che proprio con il Garante dell’infanzia lo scorso anno era stato aperto, a Latina, il primo centro regionale anti-violenza con la ferma intenzione di aprirne anche altri. Una novità assoluta a livello nazionale e di cui il Lazio rappresenta, pertanto, un’interessante e ben attrezzata iniziativa pilota anche perché strettamente collegata a enti di volontariato attivi sul territorio come Stella Selene. Un ente ha rimarcato Bruno Paonessa Segretario organizzativo dell’associazione, che “nasce con l’obiettivo di supportare bambini e ragazzi colpiti da disagi o disabilità, per aiutarli nell’inclusione sociale. Il Centro antiviolenza di Fiumicino nasce con l’intenzione di trasformarsi in ‘un coffee talk’ in ci condividere e risolvere problematiche importanti”.

Nell’intervento conclusivo della presentazione il Garante dell’infanzia e adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, ha posto “sull’esigenza di concentrarsi sul danno invisibile subito. Da questo centro, spero nasca anche un’idea di alfabetizzazione sulla prevenzione da diffondere nelle scuole, facendo capire ai ragazzi quanti rischi girano intorno al concetto di violenza. Avere un centro antiviolenza in un centro commerciale, potrà far superare ai ragazzi la vergogna di denunciare”.

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