E’ una strage di parafanghi e cerchioni. Il restringimento del lungomare con la proiezione del ciglio stradale al centro della carreggiata davanti al Pontile sono più che una minaccia. Sono un ostacolo imprevisto e non segnalato sul percorso di automobilisti e centauri.
Incidenti in serie da parte degli automobilisti contro lo spigolo vivo del ciglio stradale rifatto davanti al Pontile. A chi spetta mettere in sicurezza l’area?
Stiamo parlando del lavoro voluto dall’Agenzia per la Mobilità di Roma Capitale su progetto di Risorse per Roma avviato in autunno scorso e ancora da ultimare. Un progetto che ha sollevato non poche perplessità tra gli esperti. Dopo la pausa dovuta al raduno nazionale dei carabinieri, l’impresa vincitrice dell’appalto ha eseguito un altro stralcio dell’intervento che, sospeso per l’estate, sarà ultimato a partire da settembre prossimo. Manca la grande rotonda centrale, ai piedi del grande lampione.
Nell’attesa del completamento, per il quale si prevede la messa in sicurezza soprattutto degli attraversamenti pedonali, scopo principale del lavoro costato poco meno di 300mila euro, un grave pericolo è presente in quell’area. La nuova sagomatura del terminale dello square spartitraffico presenta il ciglio a spigolo vivo direttamente al centro della vecchia carreggiata. Specie in condizioni di guida sfavorevoli, come per esempio il sole radente che infastidisce i guidatori al mattino in direzione levante e la sera in direzione opposta, è un’insidia che sta mietendo danni su danni.
I commercianti che affacciano sulla strada segnalano una media di tre-quattro incidenti al giorno e la dinamica è sempre la stessa: l’auto va a scontrarsi contro il ciglio danneggiando il paraurti, il cerchione della ruota sinistra, il braccetto del semiasse.
Fin che si tratta di danni alle auto, come dire, sono risolvibili. Il punto è che quel marciapiedi costituisce un gravissimo impedimento per i motociclisti. Fortunatamente non ci sono stati finora centauri che siano incappati nell’ostacolo ma, certo, mancando segnalazioni luminose o guard rail, la tragedia potrebbe nascondersi dietro l’angolo.
A chi spetta mettere in sicurezza quei marciapiedi? E’ ancora da considerarsi un cantiere affidato all’impresa oppure lo stralcio completato è stato preso in carico dal Municipio? Che ne pensa la Polizia locale di questa situazione?
Speriamo che l’amministrazione e le forze di polizia riflettano e assumano al più presto provvedimenti.