Nuovo atto vandalico sul Colosseo: identificata la responsabile

La responsabile dell’ennesimo gesto vandalico è stata accompagnata dai carabinieri in caserma per l’identificazione

saltafila colosseo
Immagine d'archivio non riferita ai fatti

Un nuovo atto vandalico ai danni del Colosseo si è verificato questo pomeriggio, venerdì 14 luglio, intorno alle ore 16.00, quando una giovane turista svizzera i 17 anni è stata sorpresa da una guida turistica a tracciare su un basamento del Colosseo la lettera iniziale del suo nome. La guida ha allertato immediatamente il personale del parco archeologico per il successivo intervento da parte dei carabinieri.

La responsabile dell’ennesimo atto vandalico è stata accompagnata dai carabinieri in caserma per l’identificazione

I militi dell’Arma hanno accompagnato la giovane 17enne svizzera, insieme ai suoi genitori, presso la caserma di Piazza Venezia per procedere all’identificazione e alla contestazione delle norme che sanzionano gli atti compiuti in danno dei beni archeologici e artistici. Si tratta, in particolare, delle disposizioni che puniscono il deterioramento e l’imbrattamento dei beni culturali e il divieto di imbrattare il patrimonio artistico. Nello specifico sono previste pene detentive che possono arrivare sino a cinque anni di carcere nei casi più gravi e dell’applicazione di una multa fino a 15mila euro.

L’ultima aggressione all’inestimabile patrimonio culturale e archeologico di Roma era avvenuta venerdì 23 giugno scorso 2023, ed era stato stigmatizzata anche da un articolo pubblicato sul New York Times che aveva riportato uno sfogo del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il ministro aveva definito il gesto vandalico “un atto gravissimo, indegno e segno di grande inciviltà”. L’autore dell’atto era stato successivamente identificato anche grazie alla pubblicazione di un video che lo ritraeva su Youtube mentre incideva una parete. Si trattava di un turista britannico che, con una chiave, aveva inciso il suo nome e quello della sua fidanzata e che è stato, conseguentemente, denunciato alla Procura della Repubblica.

Un’altra minorenne si era resa protagonista, tre anni fa, di un analogo episodio. Il 24 ottobre del 2020, infatti, i custodi dell’Anfiteatro Flavio avevano notato una ragazzina di 14 anni che si era sottratta al controllo dei genitori mentre cercava di incidere, con una pietra appuntita, le iniziali del suo nome su un pilastro posizionato al piano terra del monumento. In quell’occasione la ragazzina, avvicinata dai Carabinieri, aveva candidamente spiegato che il suo gesto voleva essere una forma di testimonianza del suo viaggio nella città Eterna. Era un periodo molto particolare, peraltro caratterizzato dalla scarsissima presenza di turisti a Roma a causa delle restrizioni imposte dal lockdown e quindi della maggiore facilità di sottrarsi agli sguardi altrui per compiere atti di stupidità e di vandalismo.

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