Roberta Bruzzone: “L’appello del processo per la morte di Serena Mollicone chiarirà molte cose”

Folla alla presentazione del libro della criminologa sul caso di Serena Mollicone. “La rilettura attenta degli atti svelerà il nome dell’assassino” anticipa Roberta Bruzzone

Roberta Bruzzone

Folla delle grandi occasioni ieri, lunedì 3 luglio, presso la spiaggia dello stabilimento balneare “Le Dune Beach Resort” di Ostia dove Roberta Bruzzone ha presentato il volume “La ragazza del bosco – La verità oltre l’inganno: il caso Serena Mollicone” scritto con Federica Nardoni. E, nel corso dei suoi interventi, la criminologa ha mostrato grande fiducia nella giustizia: l’appello chiarirà più attentamente le responsabilità di ciascuno dei cinque imputati assolti in primo grado.

Folla alla presentazione del libro della criminologa sul caso di Serena Mollicone. “La rilettura attenta degli atti svelerà il nome dell’assassino” anticipa Roberta Bruzzone

Grande successo per il primo degli appuntamenti estivi in programma presso “Le Dune Beach Resort” con “Il libro si unisce al vino”.  Il nome di Roberta Bruzzone ha richiamato più di cento lettori che hanno seguito con attenzione l’incontro, incentrato su due casi giudiziari che hanno fatto discutere l’Italia: l’uccisione di Serena Mollicone e quella di Yara Gambirasio.

La criminologa, docente presso diverse università e autrice di molti altri volumi di successo, ha analizzato attentamente le dinamiche legate ai due processi. Com’è noto, quello per l’uccisione di Serena Mollicone, la 18enne di Arce scomparsa il 1 giugno 2001 e trovata cadavere due giorni dopo, sono stati assolti dapprima il carrozziere Carmine Belli poi cinque soggetti: il maresciallo della locale caserma dei carabinieri Franco Mottola, il figlio Marco, la moglie e due militari.

Roberta Bruzzone, consulente di parte civile ovvero della famiglia Mollicone, ha illustrato con grande scrupolo il contenuto del libro e quindi le carte processuali. Ha ripercorso le tappe dell’indagine, i tentativi di depistaggio, i misteri legati al cellulare di Serena, la porta rotta tolta da un appartamento interno alla caserma e spostata in un altro alloggio di servizio. A rabbrividire le coscienze dei presenti, è stata la definizione dell’atroce morte inflitta alla povera Serena: dapprima traumatizzata con un colpo alla testa, poi soffocata con oltre cinque metri di nastro adesivo posto con mano ferma e meticolosa sulla bocca e sul naso.

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Un momento dell’incontro di Roberta Bruzzone a Ostia

Siamo convinti – sono state le conclusioni di Roberta Bruzzone – che nel processo d’appello emergeranno con maggior chiarezza le responsabilità di chi non solo ha ucciso Serena ma ha anche di chi ha taciuto sui fatti e ha impedito che la giustizia facesse il suo corso”.

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Il caso di Yara Gambirasio

Massimo Giuseppe Bossetti è il responsabile dell’omicidio di Yara Gambirasio oltre ogni ragionevole dubbio” ha sottolineato Roberta Bruzzone, ribadendo con ciò la sentenza passata in giudicato dopo i tre gradi di giudizio che hanno condannato all’ergastolo Bossetti. La criminolga, insieme con la giornalista Laura Marinaro, sul caso ha scritto il libro “Yara, autopsia di un’indagine“. La prova regina contro il muratore di Mapello è il Dna trovato sullo slip di Yara, la 13enne scomparsa a Brembate il 26 novembre 2010 il cui corpo è stato trovato tre mesi dopo in un campo. Il Dna dell’ignoto, firma dell’assassino, coincide con quello di Bossetti. Secondo la Cassazione “la probabilità di individuare un altro soggetto con lo stesso profilo genotipico equivale a un soggetto ogni 3700 miliardi di miliardi di miliardi di individui”. “Nella sostanza – aggiunge Bruzzone – un dna identico non si troverebbe in alcuni degli individui vissuti nella storia umana sul pianeta”.

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Roberta Bruzzone durante l’incontro sulla spiaggia presso “Le Dune Beach Resort”

Prossimo appuntamento con la rassegna de “Le Dune Beach Resort” giovedì 6 luglio, ore 18,30, con la presentazione del libro “Quei bravi ragazzi del Circeo” a cura degli autori Antonio Del Greco e Massimo Lugli.