Disastro nel servizio taxi a Roma e Fiumicino: esposto del Codacons

Mentre le auto bianche sono sempre più introvabili il Codacons presenta un esposto alla Procura contro i taxi illegali

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Immagine di repertorio

File interminabili all’uscita dall’imbarco per poi salire a bordo di un taxi che propone tariffe impossibili o, se si vuole ricorrere al sistema illegale del “salta fila” dover accettare le condizioni capestro degli autisti senza licenza che ricorrono al procacciamento abusivo della clientela. Immagini di ordinario degrado presso l’aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, in linea con la situazione disastrosa del servizio taxi in tutta la città di Roma. Contro la violazione sistematica delle norme che disciplinano il trasporto di persone scende ora in campo il Codacons.

Mentre le auto bianche sono sempre più introvabili il Codacons presenta un esposto alla Procura contro i taxi illegali

L’associazione dei consumatori ha, infatti, presentato un esposto alla Procura della Repubblica della Capitale, chiedendo di indagare non solo per il “reato di interruzione di pubblico servizio”, ma anche per la possibile “fattispecie di associazione a delinquere” tra i tassisti che colluderebbero con veri e propri accordi finalizzati a truffare i clienti altrimenti costretti a code interminabili prima di poter salire a bordo di una vettura.

Un fenomeno, quello del procacciamento abusivo di clientela che colpisce, in modo particolare, i viaggiatori in transito presso lo scalo internazionale di Fiumicino, dove, sottolinea tra l’altro il Codacons, si assiste, come in tutti gli aeroporti anche in altre grandi città un’eccessiva concentrazione di taxi per ovvie ragioni collegate al prezzo particolarmente alto delle corse.   Al Leonardo da Vinci sarebbe, di fatto, sostengono gli autori dell’esposto, attivo un vero e proprio “mercato delle corse” con tariffe altissime.

Mentre l’emergenza taxi si aggrava in tutte le principali città italiane con auto bianche sempre più introvabili e immensi disagi per utenti e turisti costretti a ore di fila nei punti nevralgici delle metropoli più estese il Codacons denuncia il totale fallimento delle politiche di contrasto attuate dai comuni di Roma e Milano dove, in funzione di un potenziale ampliamento del servizio, è stato introdotto anche il cosiddetto “sistema della doppia guida”. Vale a dire la possibilità di impiegare due conducenti su una medesima vettura con un impegno orario complessivo di 16 ore e turni da otto ore ovvero da dieci ore più sei. In questo modo si massimizza la singola licenza e il singolo taxi offrendo maggiori opportunità di lavoro.

Ma le adesioni a questo sistema sono state pressoché nulle, puntualizza il Codacons mentre la categoria si oppone a qualsiasi aumento delle licenze, tra l’altro, previsto dalla cosiddetta direttiva comunitaria Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi pubblici essenziali mai recepita nel nostro Paese. “Hanno aderito in pochissimi alla misura volta ad aumentare il numero di taxi in circolazione – spiega il presidente dell’associazione di tutela dei consumatori Carlo RienziUn fallimento annunciato, considerato che il provvedimento non è mai apparso in grado di risolvere le gravi criticità sul fronte del trasporto pubblico, i tassisti vogliono mantenere il caos attuale opponendosi anche all’indispensabile aumento delle licenze”.

A puntare l’indice contro la situazione di monopolio delle auto bianche è, tra gli altri, anche una delle associazioni di categoria che riuniscono i titolari di licenza per il Noleggio con conducente. “Se le grandi città si muovono per provare a migliorare i trasporti non di linea – dice Francesco Ruo, portavoce di Azione Nccè una notizia positiva per tutti. E’ anche la certificazione che il sistema attuale non funziona. La lobby dei tassisti per troppo tempo ha agito senza rispettare le regole che gli impongono di lavorare per una clientela indifferenziata, andando a invadere le competenze della categoria Ncc, limitando così l’offerta del servizio ai loro utenti”.

Proseguono i controlli anti abusivi presso l’aeroporto di Fiumicino, 7 multati

Nel caos creato dal cortocircuito tra la crescita esponenziale del turismo in Italia e la scarsità dei taxi proseguono, intanto, i controlli dei carabinieri della stazione Aeroporto Fiumicino. Si tratta di un’attività di contrasto all’esercizio abusivo dell’attività di trasporto pubblico.

L’ultima operazione ha permesso di multare 7 persone, di nazionalità italiana, mentre procacciavano clienti tra i passeggeri in transito nello scalo internazionale nei pressi dei Terminal 1 e 3 per un totale di 14.921 euro di sanzioni amministrative. Uno dei trasgressori multati era sprovvisto della documentazione per effettuare l’attività di trasporto pubblico di persone mentre altri tre erano totalmente abusivi. A questi ultimi è stato notificato l’ordine di allontanamento per 48 ore dalla zona dell’aeroporto. Nel corso delle attività, i militari hanno identificato 136 persone tra passeggeri e lavoratori, e eseguito verifiche su 53 veicoli nell’area antistante l’ingresso ai Terminal.

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