Regione Lazio, 10 milioni di euro per intercettare il disagio psichico nelle scuole

I fondi finanzieranno "sportelli di ascolto" in oltre 300 scuole 

Nuovi fondi per gli “sportelli di ascolto” nelle scuole. La Regione Lazio ha stanziato10 milioni di euro per intercettare il disagio psichico tra gli adolescenti.

I fondi finanzieranno “sportelli di ascolto” in oltre 300 scuole

La giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca e su proposta dell’assessore a lavoro e alla scuola Giuseppe Schiboni ha ampliato così la dotazione finanziaria, pari a 12 milioni di euro, per gli “Sportelli di ascolto” e le politiche a favore dell’assistenza, della tutela della salute mentale e della prevenzione del disagio psichico.

Tutte le scuole, oltre 300, che hanno partecipato al bando sono state ammesse al finanziamento.

Fanno parte di una delle tre azioni ricomprese nelle misure integrate, varate nel 2022, per l’assistenza e la tutela della salute mentale che prevedono anche 2,5 milioni di euro per l’intervento volto alla costituzione del Fondo per l’accesso alle prestazioni sanitarie (voucher servizi) e 6,4 milioni di euro per l’intervento di rafforzamento dei servizi territoriali per la tutela della salute mentale per una dotazione complessiva pari a 10,9 milioni di euro.

Grazie all’approvazione della delibera si stabilisce, quindi, che la dotazione finanziaria complessiva della “Misura integrata dedicata all’accesso all’assistenza e tutela della salute mentale e alla prevenzione del disagio psichico”, così come incrementata, è fissata a 20.900.000,00 euro.

L’aver stanziato più fondi per gli “Sportelli d’ascolto “nelle scuole è sicuramente un passo in avanti per una società più vicina a chi ha bisogno”, dichiara il presidente Francesco Rocca.

Si tratta – spiega l’assessore Giuseppe Schiboni – di un intervento a cui tenevo particolarmente perché entra in modo concreto nel merito del fenomeno del disagio psicologico che colpisce, anche e non solo a seguito della drammatica fase pandemica, i più giovani e, di conseguenza, le loro famiglie, la vita sociale, la capacità di rapportarsi al mondo che li circonda”.

L’altro scopo, secondo l’assessore, è quello di agevolare l’accesso a servizi specialistici e contrastare i rischi di cronicizzazione dei disturbi mentali.

Ci si augura che le Asl ora si dotino di strumenti per un rapido esame dei casi che vengono sottoposti e che vengano rafforzati i presidi di valutazione dei soggetti a rischio psicologico e psichiatrico.