Mortale di Casal Palocco: nelle telecamere del Consorzio le immagini del suv

Gli inquirenti sono alla ricerca di immagini relative anche alle ore precedenti al terribile schianto

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Due telecamere di video sorveglianza potrebbero aver ripreso immagini significative dell’incidente di giovedì scorso, 15 giugno 2023, a Casal Palocco in cui ha perso la vita il piccolo Manuel di 5 anni. Gli investigatori della Polizia di Roma Capitale hanno, infatti, già acquisito i filmati in possesso di Roma Sistema Capitale, società pubblica titolare del trattamento dei dati personali che gestisce le riprese effettuate dalle apparecchiature di videosorveglianza installate dal Consorzio di Casal Palocco in tutto il quartiere.

Gli inquirenti sono alla ricerca di immagini relative anche alle ore precedenti al terribile schianto

Le telecamere che potrebbero avere, verosimilmente, inquadrato il momento dell’impatto tra il Lamborghini Urus a bordo del quale viaggiavano i cinque Youtouber di TheBorderline e la Smart guidata dalla mamma di Manuel, rimasta gravemente ferita insieme alla sorellina di tre anni, sono due. Entrambe sono posizionate nei due sensi di marcia su via di Macchia Saponara dove, all’incrocio con via Archelao di Mileto, è avvenuto il terribile impatto. Di sicuro hanno catturato i momenti immediatamente precedenti all’incidente. Fasi comunque significative ai fini delle indagini perché gli inquirenti sono alla ricerca delle riprese effettuate nei giorni precedenti all’incidente in cui diversi testimoni hanno dichiarato di aver visto la supercar sfrecciare ad alta velocità sulle strade di Casal Palocco.

Le immagini da passare al vaglio sono moltissime. Il sistema operativo di video sorveglianza del quartiere situato nell’entroterra di Ostia è composto da 40 telecamere ed è in grado di rilevare sia il movimento dei veicoli sia di inquadrare con estrema precisione le relative targhe.

Il Consorzio di Casal Palocco ha commissionato a una società esterna l’installazione e la manutenzione di tutte le telecamere dietro pagamento di un canone mensile onnicomprensivo delle varie voci. Il Consorzio non ha, però, la titolarità per visionare i filmati che vengono trasmessi in tempo reale, attraverso reti telefoniche 4g, a Roma Sistema Capitale, la società pubblica che, per conto, del Comune di Roma è competente per l’archiviazione di tutte le videocamere di sorveglianza, pubbliche e private, presenti in città.

Le stesse immagini vengono conservate in archivio per una durata massima di sette giorni e poi vengono cancellate. E’ in ragione di questo arco temporale che la Polizia di Roma Capitale, nell’ambito delle indagini aperte dalla procura per omicidio stradale nei confronti di Matteo Di Pietro, lo Youtuber alla guida della Lamborghini Urus, ha richiesto a Roma Sistema l’acquisizione dei filmati. Al vaglio della Procura che ha disposto l’autopsia sul corpo del bimbo c’è infatti, anche la posizione, degli altri quattro occupanti della supercar per verificare se al momento dell’impatto stessero effettuando riprese e in questo caso se abbiano responsabilità su quanto è accaduto. ll Consorzio di Casal Palocco ha intanto disposto il raddoppio delle telecamere presenti sulle vie di accesso e di uscita dal quartiere per portarle a 80 nell’arco dei prossimi quattro mesi.

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Intanto gli effetti dell’incidente e le responsabilità dei cinque Youtuber di TheBorderline non hanno scatenato solo l’indignazione dei social e delle persone che hanno voluto portare fiori, girandole, peluche e disegni sul luogo dell’incidente ma anche di numerosi degli importanti sponsor che alimentavano il canale Youtoube specializzato in video riprese di sfide virtuali (i cosiddetti challenge) destinati, prevalentemente, a un pubblico giovanile particolarmente predisposto a concedere like e condivisioni utili a far crescere il traffico Internet e a generare incassi di diverse decine di migliaia di euro ogni anno. Tra gli sponsor di maggior risonanza figura anche Sony Italia che, in un post a sostegno del gruppo, si chiedeva: “Conoscete @theborderline? Questi ragazzi creano contenuti da pazzi (con l’emoticon di una bomba a mano) Che ne pensate dei loro video? A noi divertono moltissimo…”.  Molti di questi contratti adesso sono a rischio.

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