Lutto nel foro di Roma per la morte dell’avvocata Michela Renzi. I capelli biondissimi, con l’immancabile rossetto e gli abiti avvitati Michela Renzi era l’avvocata di tutti. Sempre curata e col sorriso si buttava a capofitto nei suoi casi sia quando riguardavano manager di grandi affari pubblici che gli ultimi.
Il ricordo dell’avvocata: preparata e sempre col sorriso. Oggi i funerali
Come quando qualche anno fa si era occupata di Vehbjia Hrustic, il detenuto bosniaco che non ha resistito al dolore per la morte della figlioletta di un anno e si è impiccato con le lenzuola in un bagno di Regina Coeli. “Doveva essere controllato a vista”, si è battuta per mesi lei.
L’ha portata via in poco più di due mesi un male incurabile.
Michela Renzi abitava all’Idroscalo, amava il mare e aiutare chiunque stesse in difficoltà. Sempre con il sorriso. I funerali si terranno in mattinata 14 Giugno alle ore 10,30 presso la chiesa San Damaso, via di Monteverde 7.
Il ricordo dei colleghi
“Apprendiamo della scomparsa della collega Michela Renzi che ci riempie di tristezza. Era una persona sempre sorridente e discreta, ed un avvocato preparato. Alla famiglia vanno le condoglianze dei penalisti romani”, hanno scritto i colleghi del direttivo della Camera Penale di Roma.
“Un dispiacere immenso, una collega preparata, sorridente e professionalmente altruista”, scrive Marina Condoleo. “Ne sono molto addolorato . Il foro ha perso la Sua preparazione e il Suo sorriso . La rimpiangeremo. Ci mancherà”, ha scritto il veterano dei penalisti romani Alessandro Cassiani.
“Ciao Michela solo due giorni fa ti scrivevo un messaggio per poterti vedere presto. Donna con la D Maiuscola. Sei sempre stata una donna dolce ma anche un treno quando si trattava di lavoro. Lo so ti ho vissuta . Ci conosciamo da più di 20 anni ed una amica vera sei stata – il saluto di un’amica – Sai quelle tipo di amiche che ti dicono le cose in faccia anche se te la prendi, che poi passa perché solo loro vedono è dicono il vero che faccia male o no. Te sei andata via in silenzio ma hai creato un rumore poi sai come il fulmine ed il tuono”.
Il ricordo di Antonello De Pierro di “Italia dei diritti”: “Quante volte avevo potuto apprezzare quella tua passione quando parlavi dei successi ottenuti nel difendere gli indagati o imputati in nome della garanzia di un giusto processo, che il nostro impianto ordinamentale, formatosi da una produzione normativa promanante da un lungo percorso di civiltà giuridica, si atteggia a tutelare? Da oggi sono incredulo. Non riesco ad accettare che sia tutto vero e spero di risvegliarmi da un brutto sogno”.
