Auto rubata dal carrozziere, scoperti i “proprietari”: nel giardino di casa ne avevano nascoste altre dieci

Nettuno, in due gestivano l'attività di riciclaggio di veicoli rubati: uno di loro anche dedito allo spaccio di stupefacenti e ai domiciliari, era aiutato dalla madre a preparare le dosi

Foto d'archivio

Un gruppo criminale dedito ai reati di furto e riciclaggio di veicoli è stato scoperto dagli uomini della Polizia di Stato di Albano laziale. A fare emergere il business gestito da due persone, il rinvenimento di un’auto rubata all’interno di una carrozzeria di Nettuno. Uno dei malviventi è anche gravemente indiziato di spaccio e detenzione di stupefacenti, attività nelle quale sarebbe stato aiutato da sua madre.

Nettuno, in due gestivano l’attività di riciclaggio di veicoli rubati: uno di loro anche dedito allo spaccio di stupefacenti e ai domiciliari, era aiutato dalla madre a preparare le dosi

Un uomo, è stato denunciato per ricettazione ed un altro è finito in manette insieme con sua madre, perché gravemente indiziati del reato di detenzione e spaccio, di sostanze stupefacenti, a seguito di una lunga attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato,  partita a gennaio 2023.

Ad attivare le indagini fu il ritrovamento da parte degli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Albano Laziale, di un’auto rubata all’interno di una carrozzeria di Nettuno, portata a “riparare”, da due persone risultate entrambe con precedenti.

Scattata la perquisizione, venne fuori che nel giardino di casa di uno dei due, era stato allestito un vero e proprio deposito di auto rubate, e cioè almeno dieci per cui sarebbe stata sporta regolare denuncia di furto.

All’interno dell’altro domicilio, a venire allo scoperto è stata invece un’attività di detenzione e spaccio di stupefacenti, e in particolare cocaina, marijuana e hashish, trovate nell’abitazione laboratorio dello spaccio del secondo indiziato, per un peso totale di circa 200 grammi. Accanto alle sostanze poi, anche un’altra polvere bianca utilizzata per il taglio, un bilancino di precisione, ed altri oggetti utilizzati per il confezionamento delle dosi finalizzate allo spaccio.

L’uomo arrestato e condannato a tre anni di reclusione da scontare in regime di arresti domiciliari, non avrebbe però agito da solo, perché anche dopo la restrizione nella sua abitazione continuava a svolgere l’attività illecita di spaccio, con l’aiuto di sua madre, anch’essa con specifici precedenti di Polizia.

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La palla a questo punto è passata alla Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Nettuno che intervenuta all’interno dell’abitazione della donna, ha permesso di rinvenire un’ingente quantità di sostanza stupefacente, e cioè oltre mezzo chilo di cocaina, insieme a marijuana e hashish, con dell’altra sostanza polverosa bianca utilizzata per il taglio e tutto l’occorrente per consentirle la produzione delle dosi.

Anche per la donna dunque sono scattate le manette, e ora dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio mentre si trova agli arresti domiciliari in attesa della sentenza definitiva. Mentre le sostanze, e cioè complessivamente oltre un chilo di cocaina, marijuana e hashish, sono state sequestrate.

Tutti gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.