Anzio, processo uccisione Leonardo Muratovic: imputati rinviati a giudizio davanti Corte D’Assise

Nuovi sviluppi sul caso del giovane pugile ucciso la scorsa estate fuori da un locale della movida di Anzio, a seguito dello svolgimento dell'udienza preliminare del processo

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Immagine di repertorio.

Lo scorso 9 giugno c’è stata l’udienza preliminare per l’omicidio del giovane Leonardo Muratovic, pugile ucciso a coltellate nella notte dello scorso 17 luglio per una rissa avvenuta ad Anzio all’esterno del locale Bodeghina, noto ritrovo della movida portodanzese.

Nuovi sviluppi sul caso del giovane pugile ucciso la scorsa estate fuori da un locale della movida di Anzio, a seguito dello svolgimento dell’udienza preliminare del processo

Al cospetto del Giudice per le Indagini preliminari, i 3 imputati già carcerati, i fratelli Adam Ed Idrissi e Ahmed Ed Idrissi, insieme a Osema Hadj sono stati tutti accusati per il reato d’omicidio volontario in concorso con l’aggravante del delitto scaturito a seguito di futili motivi e rinviati a giudizio.

Gli avvocati che si sono occupati di difendere il padre di Muratovic, Fahrudin, sono stati gli stessi di quando quest’ultimo, poco dopo i fatti contestati agli arrestati, per farsi giustizia da solo dopo l’assassinio del figlio aveva accoltellato alcuni buttafuori dello stesso locale, in quanto riteneva che i bodyguard avessero di fatto mandato la vittima “in pasto” ai suoi carnefici, cosa che al momento è esclusa.

Al momento il padre del giovane pugile ucciso la scorsa estate sta terminando di scontare la sua pena per il doppio tentato omicidio agli arresti domiciliari dopo essere stato incarcerato per alcuni mesi a Roma al penitenziario di Regina Coeli e, in particolare, il Giudice per l’udienza preliminare, nel dibattimento del 9 giugno, ha inoltre escluso alcune eccezioni proposte dalle difese e ha rinviato il processo davanti la Corte D’assise al prossimo 2 ottobre.

Allo scopo di svolgere un processo il più possibile chiaro e trasparente, sempre l’altro ieri è stato stabilito che d’ora in poi le future udienze si svolgeranno in presenza di un perito di lingua araba che attualmente è stato incaricato di decrittare e rendere comprensibili in italiano alcune intercettazioni telefoniche considerate fondamentali, per capire alcune conversazioni avvenute dopo l’omicidio di Leonardo Muratovic subito dopo la sua uccisione, così da far emeregere altri eventuali particolari utili a stabilire la corretta dinamica dei fatti di sangue e le esatte responsabilità per l’accaduto.

Come sempre in questi casi ricordiamo che gli imputati, al momento, e fino ad una definitiva sentenza di condanna irrevocabile e fino al terzo grado di giudizio, vanno considerati come presunti innocenti, con le prove che si formeranno eventualmente nel corso del processo.