Non bastavano le gare d’appalto andate deserte per assicurare i servizi di salvataggio sulle spiagge libere di Ostia. E neppure il diffondersi il fenomeno dei senza tetto che hanno trasformato i tratti prospicienti in un vero e proprio ‘Lungomare degli sbandati’. Adesso dalla sabbia appena pettinata dal vento del mare spuntano siringhe e pezzi di vetro estremamente pericolosi per adulti e bambini che vogliano concedersi anche una semplice passeggiata, senza dover necessariamente accedere agli stabilimenti balneari in concessione.
Nonostante le promesse del X Municipio le spiagge di Ostia sono in caduta libera
Dall’amministrazione capitolina e dal X municipio, per ora, arrivano soltanto promesse. L’ultima in ordine di tempo è la richiesta fatta alla Croce Rossa di fornire i marinai di salvataggio del corpo militare da destinare alle spiagge libere di Ostia per sopperire, almeno, alla mancanza di controlli per chi decide di farsi un bagno senza doverlo più fare a proprio rischio e pericolo.
Più il degrado avanza e più fioccano le denunce sullo stato di incuria e di abbandono in cui versano le spiagge libere. La rimozione dei rifiuti più ingombranti non è, affatto, sinonimo di sicurezza anche per coloro che vorrebbero concedersi una camminata in riva al mare. Sotto la sabbia affiorano siringhe infette e pezzi di vetro. Questa volta la denuncia arriva direttamente dai social e c’è chi fotografa, con precisione, quanto sta accadendo sul tratto situato all’altezza del Lungomare Paolo Toscanelli 199 dove, un tempo, sorgeva lo stabilimento Faber Beach.
Dal 2019, quando lo stabilimento venne abbattuto al termine di un lungo contenzioso con l’amministrazione capitolina, il tratto di arenile interessato ha totalmente cambiato il suo aspetto. Al di là dei profili giuridici della questione il Faber era stato un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti dell’estate romana in riva al mare. Era l’epoca dei concerti gratuiti a pochi passi dalle onde e delle serate in spiaggia alla luce tremolante delle candele alla citronella che rendevano tutto più magico anche nelle notti di luna piena.
Sui social c’è chi rimpiange il periodo in cui il Faber si faceva carico di controllare l’arenile e chi resta sbigottito raccontando quanto possa essere pericoloso anche intrattenersi su quel tratto di spiaggia alla luce del giorno.
In spiaggia con i bimbi salta fuori di tutto dagli aghi incappucciati alle bottiglie di vetro in frantumi
Samantha ha affidato a un post quanto le è accaduto oggi, sabato 3 giugno 2023, mentre era al mare con la figlia di 4 anni e ci ha raccontato come sono andate le cose. “Questa mattina verso le 10.30 avevo neanche 2 ore e libere ho portato la bimba al mare a Ostia tanto per farla giocare un po’ con i due figli di un’amica che era insieme a noi. Sulle prime ci siamo recate presso la spiaggia adiacente allo stabilimento ‘Anema e core’. Purtroppo – racconta Samantha – tra lavori lasciati in sospeso e sporcizia varia sparsa con bottiglie di vetro di birra a vista d’occhio siamo tornate indietro. Ci siamo fermate alla spiaggia libera ex Faber Beach dove si può dire che io sia praticamente cresciuta. La spiaggia era piena di pezzi di legno sparsi, era sporca ma in una condizione tollerabile. Mentre facevamo la buca per sistemare il nostro ombrellone – prosegue Samantha – è uscito l’ago di una siringa fortunatamente protetto da un cappuccio. Poco dopo ecco saltare fuori un vetro rotto. Non so se ho provato più schifo nel vedere quanto era emerso insieme alla paletta, oppure nel vedere come è ridotta quella spiaggia dove io stessa andavo da piccola. In 34 anni non ho mai visto così tanto degrado a Ostia. Per non parlare dell’impossibilità di noleggiare un lettino o un ombrellone e del fatto che nella parte centrale della spiaggia non c’erano neppure i secchi per l’immondizia ”.
La conclusione di Samantha è tranchant: “Se le spiagge libere non vengono sistemate consiglio grandi e piccoli di evitarle assolutamente. Il mio suggerimento è di recarsi esclusivamente in uno stabilimento oppure in una piscina anche se solo per due ore. L’ultima volta che ero stata lì sono stati anni fa e tutto pensavo tranne che di trovare tutto questo degrado. Attenzione, quindi, grandi e piccoli. Spero che questo mio appello serva a smuovere chi di dovere per rimediare a tutto questo degrado”.
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