Roma, minacciava armato i trans. Soldi in cambio del posto per prostituirsi: 43enne arrestato

Soldi in cambio del via libera concesso ai trans per prostituirsi, che sono stati anche aggrediti più volte: questi i reati per il quale un 43enne romano è stato arrestato

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un 43enne romano, gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione e porto di armi e o oggetti atti ad offendere perchè chiedeva soldi ai transessuali che si prostituivano tra la via Prenestina e viale Palmiro Togliatti e in cambio permetteva loro di “lavorare”.

Soldi in cambio del via libera concesso ai trans per prostituirsi, che sono stati anche aggrediti più volte: questi i reati per il quale un 43enne romano è stato arrestato

In particolare, nei giorni scorsi transitando in tarda serata in via Prenestina all’altezza di viale Palmiro Togliatti, i carabinieri sono stati allertati da una trans brasiliana di 40anni che ha raccontato che, mentre si recava, a bordo della propria auto, in piazzale Pino Pascali, dove si prostituisce, era stato avvicinato da un uomo a bordo di un’autovettura che lo aveva minacciato dicendogli che se voleva continuare a lavorare in quel piazzale doveva pagarlo.

Dopo aver cercato più volte di allontanarlo, impaurita, si era allontanata ma poi aveva notato l’uomo avvicinarsi ed aggredire altre trans.

Nell’allontanarsi a bordo della propria autovettura l’uomo l’aveva anche inseguita e speronata. Successivamente, nel ritornare sul in piazza Pino Pascali ha notato l’uomo inseguire altre trans nel tentativo di investirle con la macchina.

A qual punto è scappata in direzione di via Prenestina dove ha visto e fermato la pattuglia dei Carabinieri.

I militari dell’Arma hanno quindi raggiunto piazzale Pino Pascali dove all’altezza di via Massimo Campigli hanno notato l’auto condotta dall’uomo in questione che era andata a sbattere violentemente contro il marciapiede dove era presente una trans, scampata all’impatto con il veicolo.

L’immediato intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma ha consentito di bloccare e arrestare l’uomo che in quel momento era in evidente stato di agitazione psico-fisica, dovuta probabilmente dall’abuso di sostanze alcoliche e/o psicotrope.

A seguito della perquisizione personale e veicolare, i militari hanno rinvenuto e sequestrato un cacciavite e un pezzo di vetro appuntito creato artigianalmente, messi sul sedile anteriore destro, mentre, nella parte interna del cruscotto, hanno trovato un coltello a serramanico con la lama ricurva e a punta, della lunghezza complessiva di 17 cm., e un taglierino in metallo.

L’uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di rapina, resistenza a pubblico Ufficiale, lesioni personali, produzione, traffico e detenzione illecita di stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere. L’auto, che presentava diversi danni sulla parte destra e

anche il pneumatico forato, è stata sequestrata ed affidata in custodia giudiziale.
I militari hanno poi raccolto la denuncia di altre due transessuali, entrambe brasiliane di 35 e 36 anni, che hanno anche loro confermato di essere state minacciate dal 43enne, con un taglierino e con un coccio di vetro, e che l’arrestato e indagato aveva anche tentato di investirle.

Accompagnato in caserma l’uomo è stato arrestato e trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di essere condotto in Tribunale.

Nel corso dell’udienza presso le aule di Piazzale Clodio, il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico ma, in attesa dell’attivazione del dispositivo è stato portato in carcere.

Come sempre precisiamo ai nostri lettori che in questi casi l’indagato va considerato come presunto innocente dato che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e l’indagato resta innocente fino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna, con le prove che eventualmente si formeranno nel corso del processo.