Roma, botte e spari in strada tra 2 uomini. 1 ferito: 43enne arrestato

La lite tra i due è degenerata, con offese, botte e il 43enne arrestato che spara all'altro uomo

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Immagine di repertorio

Roma: un giallo vero e proprio quello riguardante i fatti emersi a seguito delle indagini partite dagli agenti di polizia di Stato del locale commissariato di San Basilio, che sono arrivati nel quartiere per una sparatoria che sarebbe avvenuta nelle strade del quartiere popolare a est della Capitale.

La lite tra i due è degenerata, con offese, botte e il 43enne arrestato che spara all’altro uomo

In particolare, dopo un pattugliamento del territorio si è riusciti a trovare la persona che aveva aperto il fuoco. Sarebbe un 43enne residente a Ceccano (Frosinone) già noto alle forze  dell’ordine e con precedenti.

Identificato, l’uomo è stato contestualmente arrestato ed è indagato per tentato omicidio e rissa ai danni di un romano di 30 anni che già conosceva e con il quale si sarebbe dato appuntamento a San Basilio.

Nella fattispecie, la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine accorse sul luogo dell’assalto, ha chiarito che di fatto alla base ci dovrebbero essere dei dissapori tra i due, forse nati sul momento, mentre cercavano di concludere un affare imprecisato, anche questo è un aspetto che verrà approfondito, e per ragioni che verranno chiarite successivamente.

In questo momento, con i rilevi in corso, quello che appare evidente è che hanno queste persone hanno dapprima messo in subbuglio discutendo in strada, gridando e offendendosi.

Poi avrebbero partecipato alla rissa altri 3 uomini non identificati, il gruppo sarebbe venuto  reciprocamente alle mani e alla fine, per avere la meglio, l’arrestato 43enne avrebbe preso l’arma che aveva in macchina e fatto fuoco sparando almeno 3 colpi per poi fuggire, ferendo ad una gamba la vittima ed obbligandolo a ricorrere alle cure ospedaliere.

Come sempre in questi casi ricordiamo che ci sono tre gradi di giudizio e fino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna, l’indagato in questione va considerato sempre come presunto innocente, con le prove che si formeranno nel corso del processo e in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminiari.

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