Pericolo cinghiali a Fiumicino: al Parco della Leprignana branchi con scrofe e prole circolano ovunque

Parco della Leprignana a Fiumicino: cittadini non escono per non imbattersi nei "pericolo" cinghiali. Agronomi e Forestali di Roma e provincia: "Serve un tavolo con il neo sindaco. Situazione fuori controllo"

Dopo l’invasione di cinghiali nella Capitale evoluta con il via libera e un’ordinanza di abbattimenti per fronteggiare la peste suina, è stavolta l’area urbana del Parco della Leprignana nel Comune di Fiumicino la zona sorvegliata speciale per la presenza di una popolosa colonia di esemplari.

La situazione fuori controllo è stata denunciata in queste ore dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Roma e provincia, che hanno rappresentato i disagi dei residenti, per il pascolo dei branchi che hanno preso il sopravvento in ogni spazio cittadino.

Parco della Leprignana a Fiumicino: cittadini non escono per non imbattersi nei “pericolo” cinghiali. Agronomi e Forestali di Roma e provincia: “Serve un tavolo con il neo sindaco. Situazione fuori controllo”

La convivenza con i cinghiali è diventato un problema sempre più critico anche nella zona del parco della Leprignana nel Comune di Fiumicino.

Ad oggi la situazione all’interno dell’area urbana, è senza controllo comportando spesso la rinuncia da parte dei cittadini ad uscire di casa per non imbattersi nei “pericolo” branchi divenuti più numerosi, e con i comportamenti tipici delle colonie, tra i quali la difesa della prole, ottenuta con aggressioni e cariche.

Nulla che non rappresenti la natura e l’istinto di conservazione, ma che proprio per questo genera una più che giustificata paura da parte dei cittadini, che spesso rinunciano ad uscire soprattutto con i figli. Una decisione che con il caldo diventerà sempre più difficile da sopportare.

Tra i numerosi branchi, proprio in questo periodo ci sono molte scrofe che hanno dato alla luce i piccoli e proprio con la prole al seguito circolano indisturbati a qualsiasi ora del giorno e della notte, rendendo difficile se non impossibile la coesistenza di uomini e animali, soprattutto nelle zone del parco vitali per entrambi, e cioè strade, ed aree svago e ricreative.

Lo spazio dedicato ai giochi dei bambini poi, è quello maggiormente off limits, divenuto a totale usufrutto di questi animali selvatici.

La denuncia è partita in queste ore da Flavio Pezzoli, il Presidente di ODAF Roma (Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Roma e provincia, che ha raccolto le numerose istanze dei cittadini, spaventati anche all’idea che la presenza dei cinghiali possa attirare altri animali ancora più pericolosi: “L’elevato numero di cinghiali – ha spiegato Pezzoli –  potrebbe attirare anche i predatori, come i lupi, già molto presenti nelle zone limitrofe. Per questo chiediamo un tavolo urgente con il neo sindaco Baccini” – ha concluso Pezzoli, auspicando la possibilità di fronteggiare il problema finchè si è in tempo prima di arrivare al caso Roma Capitale, con il via libera alla caccia nei parci cittadini.