Roma, monopattini in sharing da luglio cambia tutto

Da luglio al via le nuove regole per il noleggio dei monopattini in città

monopattini codice della strada

Monopattini in sharing a Roma, dal primo luglio cambia tutto. Il Dipartimento mobilità e trasporti di Roma Capitale ha espletato la gara pubblica per la scelta dei nuovi operatori autorizzati a gestire il noleggio dei mini dispositivi elettrici in città. Le società vincitrici dovranno attenersi a nuovi e più stringenti criteri per l’erogazione del servizio.

Da luglio al via le nuove regole per il noleggio dei monopattini in città

Un primo limite fissato nella determinazione dirigenziale n. 597 del 24 luglio 2023, varata dal Dipartimento mobilità sostenibile e trasporti, destinato a entrare in vigore da sabato 1 luglio 2023, è la drastica riduzione del numero di operatori attivi nel noleggio dei monopattini (cosiddetto sharing). Lo scopo della riduzione, decisa dall’amministrazione di Roma Capitale è di ridurre, da un lato, il fenomeno del parcheggio selvaggio dei mini dispositivi elettrici sui marciapiedi del centro storico e, dall’altro, di aumentare la qualità di un servizio di primaria importanza per l’utilizzo di mezzi a ridottissimo impatto ambientale.

Le società vincitrici dell’appalto e quelle che dovranno cessare il servizio di sharing

In base alla graduatoria approvata dal Roma Capitale continueranno a esercitare l’attività di sharing dei monopattini EM Transit Dott (prima della graduatoria stilata dal Campidoglio con 97,89 punti), Bird Rides Italy (96,30 punti) e Lime technology (96,05).

Dovranno, invece, cessare l’attività di sharing dal prossimo sabato 1 luglio 2023 e recuperare oltre 5000 monopattini dislocati, in prevalenza, nelle zone centrali della città le seguenti aziende: Vento Mobility (94,67 punti), Helbitz Italia (93,10 punti), Link Your City Italia (92,31 punti) e Voi Technology (81,22).

In base ai nuovi standard minimi di servizio, originariamente delineati nella deliberazione della giunta capitolina n. 225 del 24 giugno 2022, gli operatori autorizzati potranno gestire un parco veicoli massimo di 3000 monopattini invece degli attuali circa 9.000 a fronte del pagamento di un canone concessorio iniziale di un euro per mezzo. Le nuove regole prevedono un obbligo di copertura minima, per operatore di 95 chilometri quadrati, in modo da garantire la possibilità di noleggiare i veicoli anche nei quartieri più lontani dal centro della città dove, al contrario, il numero di monopattini per ciascun operatore sarà ridotto in modo drastico. Nella Ztl non potranno essere operativi non più di 300 veicoli, altri 600 al massimo potranno essere posizionati nel municipio I del centro storico. I restanti 2100 saranno equamente distribuiti nelle altre  aree della città.

Limiti di velocità e divieto di sosta selvaggia

Vengono inoltre previsti limiti di velocità più restrittivi nelle aree pedonali dove i conducenti non potranno superare i 6 Km/h che salgono al massimo a 20 km/h sulle strade cittadine. La polizia di Roma Capitale verificherà il rispetto di queste regole e anche l’obbligo di posizionare i monopattini esclusivamente nelle aree delimitate per evitare intralci sui marciapiedi e fenomeni di sosta selvaggia. Verranno quindi predisposte specifiche aree di sosta in corrispondenza delle stazioni metropolitane, fermate bus e parcheggi di scambio.

Le tre società vincitrici che, salvo ricorsi amministrativi da parte dei concorrenti esclusi, proseguiranno l’attività di noleggio dei monopattini per i prossimi tre anni, a partire dal prossimo primo luglio dovranno garantire la sicurezza e il continuo rinnovamento dei mezzi della propria flotta e integrare il servizio con agevolazioni e bonus che incentivino l’uso ei mezzi pubblici.

Nelle intenzioni dell’amministrazione capitolina, infatti, il monopattino dovrebbe diventare uno strumento di mobilità che, nel cosiddetto ‘primo miglio’, faciliti il trasferimento da casa in direzione della fermata bus o metro più vicina e non un mezzo destinato a circolare per tragitti molto lunghi. Inutile dire che i problemi alla circolazione e alla sosta selvaggia non sono legati soltanto a una distorsione nell’impiego dei monopattini in sharing ma anche all’uso sempre più diffuso di questo stesso mezzo per la mobilità privata.