Roma, 71 nuovi appartamenti saranno ricavati da una scuola sgomberata nel 2019

Al posto di un'ex scuola sgomberata nell'estate del 2019 e attualmente in disuso verrà realizzato un complesso abitativo di case popolari con area verde e 71 nuovi appartamenti

Roma: 4 anni fa un’ex scuola in zona Primavalle, in via Cardinal Capranica era stata sgomberata con la forza dalle famiglie che avevano occupato il plesso scolastico abusivamente e da allora era rimasta inattiva ed in disuso, dopo aver ospitato alcuni nuclei familiari per 20 anni, fino al 15 luglio del 2019, quando vennero cacciate dalla forza pubblica oltre 200 persone.

Al posto di un’ex scuola sgomberata nell’estate del 2019 e attualmente in disuso verrà realizzato un complesso abitativo di case popolari con area verde e 71 nuovi appartamenti

Adesso, 4 anni dopo, il Dipartimento di  Valorizzazione del Patrimonio ha ufficialmente annunciato che l’edificio sarà riconvertito all’edilizia pubblica, e al posto dell’ex scuola sorgeranno 71 nuovi appartamenti, dando vita a quanto proposto in un progetto presentato fin dal 2021 dall’allora giunta del Movimento 5 Stelle, e pochi giorni fa, il 12 maggio in un assemblea pubblica promossa sempre a Primavalle da Unione Inquilini il comune ha fornito ulteriori dettagli sul cronoprogramma.

La strada è chiara, entro giugno inizieranno i lavori per pulire l’area esterna alla scuola abbandonata dall’estate 2019, poi verrà demolito entro fine 2023 l’edificio e subito dopo ci sarà l’opera di costruzione che al posto di aule e sale professori e le varie pertinenze scolastico verranno realizzati in particolare 63 appartamenti assegnati a chi è nelle graduatorie dell’Erp – Edilizia Residenziale Pubblica di Roma Capitale – che ad oggi presenta 14mila nominativi dei quali 3mila in grave emergenza.

Di questi appartamenti, la metà sarà composta da immobili tra i 45 e i 60 metri quadri per ospitare 1-2 persone, l’altra metà sarà formata da un 20% di case per far alloggiare 3 persone e la restante parte col taglio massimo, da circa 95 metri quadri.

Inoltre altri 6 appartamenti saranno creati ed assegnati alla funzione di co-housing gestita da Roma Capitale, costruendo anche 2 grandi appartamenti con 5 camere da letto sempre per progetti di co-abitazione.

In totale l’investimento sarà pari a oltre 10milioni di euro, con il budget che potrà essere maggiorato in itinere fino al 20% in più, in base al bisogno di coprire eventuali costi non previsti, in corso d’opera, tutto stabilito dal Ministero per le Infrastrutture, costruendo alloggi a risparmio energetico e vari spazi per servizi di quartiere con metrature fino a 150 metri quadri per aree verdi a contornare il nuovo complesso d’appartamenti.

Il tutto dovrebbe essere completato entro i prossimi tre anni, dunque entro la fine del 2026, e a quel punto gli alloggi saranno inaugurati e collaudati.

La tematica inerente l’abusivismo abitativo è molto sentita a Roma e nel suo hinterland, come vi abbiamo evidenziato in alcuni nostri articoli dei mesi scorsi.

In particolare, in uno di inizio aprile scorso, avevamo sottolineato di come ci sia stata una grande contestazione, ancora presente, riguardo alla direttiva Gualtieri, che negli ultimi tempi ha permesso a tanti nuclei familiari che hanno occupato abitazioni in modo abusivo di sanare la propria posizione e quindi poter accedere a servizi basilari come la residenza.

Proprio il mese scorso  a proposito di questo “boom di sanatorie”, l’Anagrafe comunale ha annunciato di aver inviato al Prefetto per una verifica, gli atti con i quali queste posizioni sono state sanate, anche al fine di tutelare tutti i nuclei familiari che si sono sentiti di fatto scavalcati dopo essere stato magari per anni presenti all’interno della graduatoria per l’assegnazione delle case popolari.

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