Roma, gli forzano l’auto e rubano attrezzatura fotografica per 20mila euro: 2 arresti

Il terzo componente della banda di ladri è latitante, mentre un 31enne e un 37enne sono stati arrestati per aver rubato dall'auto della vittima la costosa attrezzatura

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Roma: derubato mentre andava a fare la spesa, questo è accaduto ad un uomo che ignaro, aveva lasciato nei pressi del supermercato l’auto parcheggiata con dentro una costosa attrezzatura per riprese fotografiche con tanto di drone, uno spallaccio, monitor, una valigetta con altri componenti ed obiettivi per circa 20mila euro di valore quando qualche tempo dopo si è accorto che ignoti ladri avevano fatto piazza pulita della strumentazione e si erano dati alla macchia.

Il terzo componente della banda di ladri è latitante, mentre un 31enne e un 37enne sono stati arrestati per aver rubato dall’auto della vittima la costosa attrezzatura

La polizia è riuscita dopo circa due mesi di indagini, a seguito della denuncia presentata dal derubato, un italiano di 64 anni, ad arrestare due dei tre ladri che avevano agito in quell’occasione e tuttora stanno dando la caccia al terzo malvivente.

L’effrazione con furto dell’attrezzatura risalirebbe addirittura al 21 gennaio, quando arrivato in un supermercato in zona Torrevecchia, incautamente l’uomo aveva lasciato tutto all’interno e poi era andato a fare la spesa, trovando poi la sua Fiat Panda forzata e svuotata dentro al parcheggio.

A quel punto gli agenti del commissariato Primavalle hanno scoperto che da tempo i tre erano soliti agire con lo stesso modus operandi: seguivano le vittime per giorni  e poi al momento giusto li tallonavano a bordo di un veicolo Seat Leon che usavano per caricare quello che rubavano nelle auto in sosta e poi fuggivano.

Grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza sono stati individuati e catturati in due, mentre il terzo componente della banda è latitante.

Gli arrestati sono un 31enne e un 37enne, allo stato attuale gravemente indiziati del reato di furto in autovettura di apparecchiature fotografiche e cinematografiche.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta e convalidato i provvedimenti a carico degli indagati che ora sono uno agli arresti domiciliari e l’altro in carcere, dato che quest’ultimo ha detto “no” all’applicazione prevista per legge del braccialetto elettronico.

Ricordiamo come sempre ai nostri lettori che in questa fase, quella delle indagini preliminari, tutti gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti e lo restano fino al terzo grado di giudizio, in presenza di una sentenza irrevocabile di colpevolezza, con le prove che si formano nel corso del processo.

In un altro episodio recente, la settimana scorsa a Roma, al quartiere Parioli, ignoti ladri notturni avevano rubato alla campionessa olimpica Bebe Vio un borsone che la donna aveva lasciato in macchina, contenente tra le altre cose, un portatile con all’interno salvata la sua tesi di laurea.

Con grande soddisfazione, recentemente, Bebe Vio ha comunicato in un video ai suoi fan che è riuscita a riscrivere la tesi, nonostante sia ancora scossa dall’effrazione subita.

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