Effrazione e irruzione da parte di sconosciuti nell’appartamento del deputato verde Angelo Bonelli che ha il domicilio nella sua vecchia casa di Ostia. Il capogruppo in Camera dei Deputati di Europa Verde ha denunciato l’episodio alla Polizia indicando che il singolare furto sarebbe avvenuto nella notte tra domenica e lunedì passati.
Singolare blitz da parte di sconosciuti nell’appartamento di Angelo Bonelli: i ladri avrebbero portato via soprattutto documenti
I topi d’appartamento sarebbero entrati nell’appartamento domenica sera dopo le 23,00. Angelo Bonelli, originario di Acilia, ha mosso i primi passi nella politica a Ostia, presso la Circoscrizione (oggi municipio) e dopo essersi sposato risiede a Rovereto, in Trentino, dove vivono la moglie con la figlia.
Dopo l’elezione a deputato con il partito di Europa Verde, Bonelli per praticità durante i giorni di lavoro parlamentare vive nella sua casa di Ostia che si trova al quarto piano di una palazzina d’epoca di viale della Pineta.
I malviventi, dopo aver forzato la porta, avrebbero messo a soqquadro il piccolo appartamento mirando soprattutto ad una serie di documenti di lavoro del deputato che, appena rientrato ha denunciato il furto alla polizia.
La polizia scientifica ha effettuato i rilievi, ma non sono emersi elementi utili per poter ricavare impronte o tracce che possano ricondurre ai “visitatori”. Le immagini delle telecamere della zona, potrebbero però averli immortalati.
Davvero singolare il bottino racimolato dai ladri che, evidentemente, ladri non sembrerebbero. In particolare nella casa di Bonelli mancherebbero solo un faldone contenente diversi documenti del lavoro parlamentare e una medaglia donata personalmente da papa Giovanni Paolo II al deputato. Gli sconosciuti, invece, non si sono appropriati di un orologio d’oro e di una penna d’oro ricordo del papà di Bonelli oltre di alcuni altri oggetti di valore.
In quella stessa casa, nel 2000, sconosciuti diedero fuoco al portone con liquido infiammabile mentre Bonelli era al suo interno: non ci furono feriti ma per il politico fu un momento terribile. Sei anni dopo, il 28 maggio 2016, poi, ignoti abbandonarono sullo zerbino una scatola contenente organi di animale, il 5 novembre di due anni fa ignoti scrissero sulla porta una enorme scritta “infame”.
