Omicidio del Quadraro, scatta il secondo arresto. Fermato il presunto killer

Il 43enne fermato con l'accusa di aver sparato al meccanico Andrea Fiore

Andrea Fiore

Nuova svolta nell’omicidio del meccanico Andrea Fiore, il 53enne freddato con un colpo di pistola al petto domenica scorsa nella sua abitazione al Quadraro. Gli investigatori della Squadra Mobile capitolina la notte scorsa hanno sottoposto a fermo un 43enne romano.

Il 43enne fermato con l’accusa di aver sparato al meccanico Andrea Fiore

Si tratta di Danilo Rondoni ed è gravemente indiziato dell’omicidio di Andrea Fiore, in concorso con il presunto complice Daniele Viti, il quarantenne di Veroli finito in manette a 48 ore dal delitto. Proprio un paio di giorni fa la convalida dell’arresto di Viti, dopo il suo fermo scattato a Corviale dove si era trasferito da un paio di mesi.

Rondoni non è certo considerato un pesce grosso della criminalità romana, solo qualche problema legato alla droga.

Chi ha ucciso Andrea Fiore, comunque, non era un professionista del crimine. Insieme al suo complice avrebbe lasciato diverse tracce del suo passaggio sia nel quartiere che nella stessa casa cantoniera di via Pisoni dove viveva Andrea Fiore.

I due delitti

Resta ancora senza un nome, per ora, il killer che invece la sera del 13 marzo ha freddato Luigi Finizio, il 51enne ucciso con sette colpiti di revolver in una pompa di benzina di Torpignattara. Finizio era un amico di Andrea Fiore e tutti e due conoscevano Viti.

Gli investigatori della Mobile stanno accertando se ci sia un collegamento tra i due delitti.

Viti, identificato in un primo momento grazie al portafoglio caduto nell’abitazione di Fiore (leggi qui), secondo la ricostruzione degli investigatori, durante la colluttazione che la vittima avrebbe avuto con lui e il killer prima che gli sparassero in petto, avrebbe scelto di non parlare anche durante l’interrogatorio di garanzia.

Ancora da stabilire anche il movente dell’omicidio del meccanico. Per gli investigatori potrebbe nascondere dissidi legati alla droga e non sarebbe stato pianificato da criminali esperti.

L’esecuzione di Finizio centrato con 7 colpi di revolver alle sette di sera in mezzo alla strada sembra, invece, condurre ad altri scenari, anche se gli investigatori non escludono del tutto dei collegamenti tra i due omicidi.

L’arsenale

Ed è proprio indagando sui due delitti che gli agenti della Mobile hanno scovato un arsenale a Pietralata. A custodirlo una 31enne, finita in carcere. (leggi qui)