Scoperto un arsenale a Pietralata, arrestata la custode

L'arsenale scoperto dalla Mobile durante le indagini sugli ultimi due omicidi nella Capitale

Scoperto e sequestrato la notte scorsa a Roma, in zona Pietralata, un arsenale con una decina di pistole e due fucili. A finire in manette per le armi una 31enne, ritenuta la custode.

L’arsenale scoperto dalla Mobile durante le indagini sugli ultimi due omicidi nella Capitale

A effettuare il sequestro sono stati gli agenti della squadra mobile. In casa della donna, ritenuta la custode delle armi per conto di gruppi criminali, sono stati trovati un fucile calibro 12 con canna mozza, una pistola mitragliatrice calibro 7.65 e altre 9 pistole di vario calibro, oltre al relativo munizionamento.

Le manette sono scattate immediatamente e nelle prossime ore i  pm della Dda, coordinati dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò, chiederanno la convalida dell’arresto.

Il doppio omicidio

L’arsenale è stato scoperto dagli uomini della Mobile impegnati nelle indagini sugli ultimi due omicidi avvenuti nella Capitale e in particolare gli agguati a Luigi Finizio, il cinquantenne freddato la sera del 13 marzo a Torpignattara mentre faceva rifornimento a una pompa di benzina e quello del meccanico Andrea Fiore, il 54enne, ucciso domenica notte a casa, nella casa cantoniera al Quadraro dove abitava. (leggi qui)

Gli inquirenti ritengono che gli ultimi fatti di sangue siano legati ad una lotta tra bande criminali per questioni legate a droga e armi.

Armi e droga anche alla Bufalotta

I primi giorni di marzo era scattato sempre a Roma un altro cruciale sequestro di armi e droga. Era stato eseguito in zona Bufalotta-Cinquina. In un garage erano riposti cellulari anti-intercettazione, chili di droga e armi di vario tipo. (leggi qui)

Nel dettaglio sono stati rinvenuti dagli agenti 14 chili di marijuana, 29 chili di cocaina, un revolver calibro 40 completo di munizioni (14 cartucce), una pistola calibro 7,65 con 65 proiettili e un fucile marca Beretta con matricola abrasa, dunque sospetto provento di furto.

Nell’abitazione l’arrestato aveva anche 6mila euro in contanti ed un’ altra pistola Beretta calibro 7,65 oltre a due cellulari provvisti della tecnologia utile a fare chiamate criptate per non farsi intercettare dagli operanti.