Nettuno, esplosione nella villetta: morto Franco Tomasi

L'uomo rimasto gravemente ferito nell'esplosione era stato soccorso dai vigili del fuoco, ma non ce l'ha fatta: è morto in ospedale

E’ morto l’uomo rimasto ferito, all’alba di oggi, nell’esplosione in una villetta a Nettuno. Franco Tomasi aveva 58 anni. L’uomo è stato dichiarato morto nel primo pomeriggio all’ospedale Sant’Eugenio dove era stato trasportato in condizioni disperate.

L’uomo rimasto gravemente ferito nell’esplosione era stato soccorso dai vigili del fuoco, ma non ce l’ha fatta: è morto in ospedale

La violenta esplosione sarebbe stata provocata da una fuga di gas che verso le 6 di questa mattina ha svegliato i residenti di via Lago Trasimeno. Dai primi accertamenti l’uomo si sarebbe svegliato proprio per l’aria ormai irrespirabile. Accesa la luce è partita la deflagrazione e un principio di incendio.

Abbiamo sentito un forte boato, come se fosse scoppiata una bomba. Quindi abbiamo subito chiamato i soccorsi – ha detto un vicino – Abbiamo capito subito che poteva essere successo qualcosa di grave“.

Da quel momento è partita la corsa contro il tempo per salvare l’uomo, rimasto gravemente ferito dall’esplosione e ustionato dalle fiamme.

Soccorso sotto choc il fratello, proprietario della villa, svegliato dalla deflagrazione mentre dormiva al piano di sotto. L’uomo, però, non ha riportato lesioni.  (leggi qui).

Ad occuparsi delle indagini i carabinieri della compagnia di Anzio che hanno immediatamente fatto un sopralluogo nello stabile.

Dai primi accertamenti è risultato che nella villetta erano in corso dei lavori di ristrutturazione. Franco Tomasi era ospite nella casa del fratello proprio per aiutarlo.

Le indagini

Sembra che nei lavori ci sia stato anche un intervento nell’impianto del gas. Resta da stabilire se effettuato direttamente dai proprietari dello stabile o da operai esterni, dipendenti di ditte specializzate.

La procura di Velletri ha aperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio colposo. Ma non ci sono state ancora iscrizioni nel registro degli indagati. Va prima accertato chi e come avrebbe manomesso involontariamente l’impianto del gas provocando l’esplosione costata la vita al 58enne.