Due omicidi firmati probabilmente dallo stesso killer, magari assoldato. Potrebbe esserci un filo conduttore tra l’omicidio di Andrea Fiore, il meccanico ammazzato la notte scorsa al Quadraro, nella casa cantoniera dove abitava in via dei Pisoni e quello di Luigi Finizio, il 51enne ucciso la sera del 13 marzo mentre stava facendo benzina in via dei Ciceri. I due erano amici.
Gli investigatori stanno scavando sul passato delle due vittime: il killer potrebbe essere lo stesso
L’omicidio di Finizio aveva molto turbato Andrea Fiore che solo ieri mattina ha scritto l’ultimo post con la sua Birba in primo piano. Il gatto è sdraiato su un’auto e lui scrive: “Proviamo a rilassarci un po‘”. Poche ore dopo ha aperto la porta al killer che evidentemente sapeva di trovarlo solo e ormai senza scampo. Ha fatto fuoco centrandolo al petto. Ad Andrea Fiore è rimasto giusto il tempo di chiudere a chiave la porta e di chiamare col telefonino la Polizia, poi è morto.
“Correte, mi hanno sparato“, le sue ultime parole. Quando però gli agenti sono arrivati nella casa per il meccanico non c’era più nulla da fare. (leggi qui)
Per entrare i poliziotti hanno dovuto aspettare che i vigili del fuoco forzassero la porta. Fiore, che aveva piccoli precedenti per droga e furto, non era, però, un criminale di primo piano. Viveva facendo lavoretti come meccanico e carrozziere, aggiustando le macchine nel suo giardino.
L’esecuzione di Finizio
Anche Luigi Finizio era stato assassinato a colpi di pistola, e sempre mirati al petto. L’esecuzione per lui in una pompa di benzina in via dei Ciceri, a Torpignattara.
Con l’omicidio al benzinaio di Torpignattara erano salite a tre le esecuzioni a Roma in pochi giorni, tutte a colpi di pistola. Con quella di Andrea Fiore sembra essersi riaperta una guerra criminale che altrove sarebbe stata considerata di mafia.
Il 10 marzo ad essere ucciso all’Esquilino su una Mercedes, davanti al suo locale, il proprietario dell’Osteria degli Artisti, il 41enne Emanuele Costanza, noto a tutti come lo chef Manuel Costa. L’omicida si è costituito subito dopo, era un ex socio. (leggi qui) Il movente tutto da chiarire.
Due giorni prima, ossia mercoledì 8 marzo, un muratore romeno di 33 anni, Mihai Stefan Roma, padre di due gemellini, è stato freddato per strada con due colpi di pistola a Casal de’ Pazzi. In questo caso, secondo i familiari, si sarebbe trattato di una vendetta perché la moglie avrebbe aiutato un’amica a sfuggire dalla furia del marito, un cittadinno albanese violento. (leggi qui). Ma la polizia sta seguendo altre piste.