Ostia, la fontana delle Poste Centrali resta avvolta nel degrado più assoluto (VIDEO)

Non sono stati ancora realizzati gli urgenti lavori di restauro della nota fontana all'interno della sede centrale delle Poste lidensi, con la situazione in forte peggioramento

Ostia: nulla è cambiato, anzi, è peggiorato, dopo più di un anno dal nostro ultimo articolo sullo stato disastrato e indecoroso che coinvolge da tempo la fontana dell’ufficio principale della Poste, nella cittadina lidense.

Non sono stati ancora realizzati gli urgenti lavori di restauro della nota fontana all’interno della sede centrale delle Poste lidensi, con la situazione in forte peggioramento

Come segnalatoci in questo video da un utente, nonostante l’urgenza dei lavori di restauro non è stato mosso un dito, anzi, c’è l’aggravante che non solo non ci sono state opere fattive di manutenzione, ma si nota ad occhio nudo che lo stato della fontana è addirittura peggiorato, va detto, anche a causa dell’inciviltà degli utenti che lo usano come “posacenere a cielo aperto”, spesso senza alcuna vergogna.

Scrostature evidenti, erbacce, cartacce, sporcizia e cicche di sigarette all’interno, della bellezza originaria dell’opera francamente non resta nulla, sostituita da un desolante senso di degrado ed abbandono. I lavori, la pulizia latitano e anzi, si aggiunge ogni tanto il corredo sgradito di qualche nuovo tipo di rifiuto, ma non si tratta di un cassonetto, tutt’altro.

E questo avviene spesso alla luce del sole, negli orari d’apertura quando le Poste sono accessibili, nell’ufficio simbolo per la corrispondenza ostiense, che se mantenuto con dignità potrebbe essere un ulteriore gioiello urbanistico: ideato nel 1933 dall’architetto e ingegner Angiolo Mazzoni su commissione del Ministero delle Comunicazioni, ed inaugurato nel 1934 per essere la filiale postale “madre” per servire tutto il litorale romano, con il nome di originario di “Ricevitoria Postelegrafonica di Ostia Lido”.

La fontana in questione, invece, situata all’interno dell’edificio delle Poste Centrali, é stata realizzata dall’artista, scultore e vetraio Napoleone Martinuzzi e rappresenta due sirene che sorreggono sopra il capo due calici d’acqua, circondata da un parapetto in travertino e rivestita di mattoni fatti di pasta vitrea azzurra proveniente Murano, che  in quel caso specifico, per la prima volta furono utilizzati come materiale utile ad una creazione per l’edilizia.

Di quest’opera esiste anche una copia “gemella” posizionata successivamente nell’ala Mazzoniana della Stazione Termini di Roma, in questo casa protetta gelosamente dalle numerose visite che tuttavia giornalmente i turisti fanno per ammirarla.

In particolare il degrado non è certo una novità dalle latitudini del lido, ma va sottolineato che dovunque si giri, la situazione anzichè registrare miglioramenti, peggiora, perchè tutto viene lasciato immutato da parte delle istituzioni, nella stragrande maggioranza dei casi, oppure si interviene tardivamente per mettere una pezza.

Nel dettaglio a questo scopo in un altro nostro articolo dei giorni scorsi vi avevamo segnalato lo stato tremendo della sede principale del Servizio Giardini di Ostia, a poche centinaia di metri dal centro storico, con rifiuti, mobili e anche qui, un perdurante stato di noncuranza che pervade tutto il fabbricato, incastonato in alcune delle vie più belle del quadrante di Levante e dal “salotto buono” di Piazza Anco Marzio.

Per non parlare infine dello stato di devastazione che coinvolge con crateri sempre più grandi ed infortuni a pioggia subiti dai residenti inciampando e candendo sui marciapiedi sconnessi, anche a due passi dalla sede del X Municipio, come nella centralissima via Claudio.