Nuovo omicidio a Roma: freddato in una pompa di benzina il 51enne Luigi Finizio

E' il terzo omicidio a Roma in meno di una settimana e sempre a colpi di arma da fuoco 

Nuovo omicidio a Roma, e ancora a colpi di arma da fuoco. Intorno alle 19.30, di stasera, lunedì 13 marzo, un italiano di 51 anni, Luigi Finizio, é stato ucciso con più colpi d’arma da fuoco, di cui alcuni centrati al torace. L’esecuzione in una pompa di benzina in via dei Ciceri, a Torpignattara.

E’ il terzo omicidio a Roma in meno di una settimana e sempre a colpi di arma da fuoco

Il corpo dell’uomo era sul selciato, vicino alla sua Renault Twingo. killer, che hanno sparato da una moto, potrebbero essere stati ripresi da alcune telecamere di sicurezza. Sul posto stanno lavorando gli investigatori della Squadra Mobile e i colleghi della Polizia scientifica. Non ci sono dubbi che l’agguato fosse per uccidere Finizio: la vittima è stata raggiunta da almeno cinque colpi di pistola. Sulla pavimentazione della stazione di servizio sono stati trovati ben otto bossoli.

Gli uomini della Mobile stanno interrogando amici e parenti. Al vaglio gli ultimi contatti avuti del 51enne, anche telefonici, per tentare di capire se dovesse incontrare qualcuno ma anche sapere se avesse subìto minacce.

Il movente potrebbe essere una vendetta: Luigi Finizio, infatti, era il fratello di Girolamo, il cognato di Angelo Senese, fratello del boss Michele Senese.

Una scia di omicidi

Con l’omicidio al benzinaio di Torpignattara salgono a tre le esecuzioni a Roma in sei giorni, tutte a colpi di pistola.

L’ultimo venerdì sera, il 10 marzo. Ad essere ucciso all’Esquilino su una Mercedes, davanti al suo locale, il proprietario dell’Osteria degli Artisti, il 41enne Emanuele Costanza, noto a tutti come lo chef Manuel Costa. L’omicida si è costituito subito dopo, era un ex socio. (leggi qui) Il movente tutto da chiarire. 

Due giorni prima, ossia mercoledì 8 marzo, un muratore romeno di 33 anni, Mihai Stefan Roma, padre di due gemellini, è stato freddato per strada con due colpi di pistola a Casal de’ Pazzi. In questo caso, secondo i familiari, si sarebbe trattato di una vendetta perché la moglie avrebbe aiutato un’amica a sfuggire dalla furia del marito, un cittadinno albanese violento. (leggi qui). Ma la polizia sta seguendo anche altre piste. 

Andando poco più indietro si arriva al 14 gennaio, quando un ingegnere dell’Enav Costantino Bonaiuti, 61 anni, ha ucciso con un colpo di pistola la ex fidanzata, l’avvocata 35enne Martina Scialdone, davanti a un ristorante al Tuscolano.

Poco più di un mese prima, un quadruplice omicidio a Fidene: Claudio Campiti, ex assicuratore di 57 anni, ha premuto il grilletto contro i vicini di casa riuniti nell’assemblea annuale.

Ed ancora, lo scorso novembre, il cinquantenne Giandavide De Pau ha ucciso tre prostitute nel quartiere Prati, accoltellandole in pieno giorno (leggi qui)

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