Guidonia, precipitano in una scarpata con la jeep. Due morti e due feriti gravi, ecco chi sono

Mentre si trovavano in Abruzzo in viaggio con la loro jeep, due uomini originari di Guidonia hanno perso la vita. Gravemente ferite anche due donne che erano con loro

Da sinistra a destra Andrea Cecca e Giorgio Bellachioma, rispettivamente nipote e zio, deceduti nell'incidente di Teramo, originari di Guidonia

Un drammatico incidente ha spezzato le vite di due persone originarie di Guidonia, che sono precipitate con la loro jeep dentro ad una scarpata in Abruzzo, mentre si trovavano in provincia di Teramo. Altre due donne che viaggiavano sullo stesso veicolo sono gravemente ferite.

Mentre si trovavano in Abruzzo in viaggio con la loro jeep, due uomini originari di Guidonia hanno perso la vita. Gravemente ferite anche due donne che erano con loro

I fatti si sono verificati nella serata di ieri, sabato 4 marzo, e a morire sono stati due parenti, zio e nipote, nel sinistro verificatosi a Pietracamela, paesino nell’hinterland teramano, mentre percorrevano con la loro Jeep Renegade la Strada Provinciale 43.

Uscito di strada per cause ancora da accertare, il Suv è finito dritto nel burrone, senza dare scampo ad Andrea Cecca, 28 anni, e a suo zio Giorgio Bellachioma, 48enne, entrambi originari delle zone tra Guidonia e Tivoli.

La jeep è stata trovata completamente devastata ed accartocciata su sè stessa, a causa del violento impatto con il terreno a seguito della sbandata, verificatasi poco prima delle 19.30 di sabato.

Ferite nella circostanza anche due donne, G.B., 22 anni, e V.M.C., di 51, rispettive fidanzate dei due uomini deceduti, trasportate immediatamente all’ospedale di Teramo, ricoverate una in codice rosso e l’altra in codice giallo.

Dalle ricostruzioni fatte in queste ultime ore, i quattro avevano trascorso il sabato nella rinomata località sciistica abruzzese dei Prati di Tivo, a due passi dal Gran Sasso e stavano tornando verso le loro abitazioni, non appena sopraggiunta la sera.

Per cause ora al vaglio degli inquirenti, ad un certo punto, il veicolo guidato da Bellachioma ha perso aderenza con l’asfalto ed è decollato poco dopo una curva al di là del guard rail, finendo giù rovinosamente per un centinaio di metri e terminando la propria corsa dentro al burrone.

Per zio e nipote, che erano seduti sui sedili anteriori, è arrivata la morte praticamente sul colpo, mentre le loro compagne, dietro di loro, sono finite sbalzate fuori dalla jeep a causa dello scontro tremendo.

Con grande coraggio, una delle due ferite, quella evidentemente meno grave, ha avuto la forza di chiamare i soccorsi e far arrivare sul posto il personale medico dell’ares 118 che ha provveduto subito a trasportare le signore in ospedale con l’ambulanza.

Presenti nel luogo dell’incidente anche gli uomini del nucleo alpino-speleologico ed i pompieri, impegnati in una delicata operazione di recupero della jeep, rimasta incastrata in un punto impervio, per estrarre i corpi dei passeggeri dalla vettura.

Le salme dei due uomini sono state portate presso l’obitorio dell’ospedale teramano per l’autopsia e le verifiche su eventuale presenza di alcol o droga nel corpo del conducente, come da prassi per gli incidenti stradali e la perizia sul veicolo stabilirà cosa abbia fatto perdere il controllo all’automobilisita. Al momento tutte queste ipotesi sono aperte e nei prossimi giorni ad indagini concluse si saprà di più sull’accaduto.

Focus sui due uomini deceduti: chi erano zio e nipote morti nell’incidente

 Giorgio Bellachioma, lo zio di Andrea Cecca, era nato a Tivoli e da molti anni viveva con la compagna nella frazione teramana di Poggio Umbricchio, comune di Crognaleto, dove aveva dato appuntamento ai due giovani.

Anche Cecca era originario di Tivoli (come la sua ragazza, che invece viveva a Castel Madama) ma residente a Villanova di Guidonia.

Da Crognaleto sono partiti tutti e quattro con un’unica macchina, per passare la giornata sulla neve, poi conclusasi con il tragico epilogo.

A Roma invece, in un altro incidente mortale, avvenuto ieri, sabato mattina, è deceduta una professoressa di liceo di 65 anni, a seguito dello scontro fatale tra la moto sulla quale viaggiava per andare a lavorare e un’utilitaria, in zona Terme di Caracalla.

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