Roma, i rapitori seriali di cani colpiscono a Cinecittà: cucciolo strappato al suo proprietario

Blitz dei rapitori seriali di cani a bordo del furgone colpiscono ancora, sempre a bordo del furgone che da tempo sta terrorizzando la Capitale

La banda dei rapitori seriali di cani colpisce in trasferta nella Capitale, strappando un cucciolo al suo proprietario, dopo gli episodi verificatisi nelle scorse settimane tra Ostia e l’Infernetto.

Blitz dei rapitori seriali di cani a bordo del furgone colpiscono ancora, sempre a bordo del furgone che da tempo sta terrorizzando la Capitale

Nella fattispecie in questo caso la gang che da tempo viaggia su un furgone per rapire cani in giro per Roma ha colpito in viale Rolando Vignali nella giornata di ieri, 3 marzo, in zona Cinecittà.

In tarda mattinata è stata aggredita una giovane donna che era in strada a passeggio con il suo animale ed ha subito l’assalto dei rapitori, andato a segno.

Dopo una breve colluttazione il cane è stato fatto salire sul furgone con gli aggressori che poi sono scappati via in un lampo, senza dare possibilità alla vittima di reagire.

D’altronde la banda in questione, che sembra essere composta, in base ai racconti dei cittadini, da criminali dell’est, forse di etnia Rom, agisce in modo rapido e chirurgico.

Segue le proprie “prede” e grazie a blitz fulminei aggredisce i padroni dei cani.

A volte riescono nel loro intento, altre no.

Ad Ostia in un caso una bambina si è vista tagliare il guinzaglio e soffiare da sotto al naso il proprio cucciolo, mentre era col padre.

In un’altra vicenda, sempre nella cittadina lidense, una ragazza è stata aggredita di sera dai malviventi, ma, reagendo, è riuscita a salvare il suo quadrupede, nonostante sia finita a terra spintonata dai banditi.

A volte i rapitori seriali, attaccano anche utilizzando delle armi, come quando hanno preso a mazzate sulle ginocchia un ragazzo dell’Infernetto, sempre col cane al seguito.

Ma anche in quell’occasione era andata loro male, visto che l’uomo, come ha raccontato la sua fidanzata, aveva visto arrivare da lontano gli assalitori e rifilando un pugno ad uno di loro era riuscito a divincolarsi e a fuggire.

Di certo questa è una situazione che crea una psicosi collettiva, con poche denunce vere fatte a carabinieri e polizia e furgoni che vengono avvistati, soprattutto sui social, in varie parti di Roma e del suo hinterland ma ancora quello giusto non è stato trovato e nel frattempo i criminali imperversano.

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