Pr morto alla Magliana, trovate tracce di sangue nella casa da dove è precipitato

Sotto esame le tracce di sangue: il pr potrebbe essere stato picchiato prima di precipitare nel vuoto

Il pr Francesco Vitale

Macchie di sangue su un muro e sul pavimento. Arriva una prima conferma sull’ipotesi che il pr barese Francesco Vitale, noto come Ciccio Barbuto, sia stato sequestrato e ferocemente picchiato prima di precipitare nel vuoto da un appartamento del quinto piano di via Pescaglia alla Magliana a mezzogiorno del 22 febbraio.

Sotto esame le tracce di sangue: il pr potrebbe essere stato picchiato prima di precipitare nel vuoto

Alcune tracce di sangue sarebbero state visibili ad occhio nudo, altre sono state evidenziate col luminol dagli uomini del Ris che un paio di giorni fa hanno esaminato la casa. Di sicuro come risulta anche all’autorità giudiziaria nell’appartamento c’era un forte odore di varechina, prova che qualcuno aveva cercato di fare pulizie approfondite. Per cancellare eventuali tracce, è l’ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti.

Adesso saranno degli accertamenti irripetibili a stabilire se le tracce di sangue siano o. meno del pr arrivato il giorno prima da Bari.

L’ipotesi è che Vitale, morto per i traumi dovuti alla caduta da quindici metri, possa essere stato sequestrato e picchiato. (leggi qui)

I pm Francesco Cascini e Francesco Minisci, i magistrati titolari dell’inchiesta, non escludono che il pr barese possa essere stato buttato giù dalla finestra, anche se si valuta l’ipotesi che Franscesco Vitale sia caduto nell’estremo tentativo di sfuggire ai suoi aguzzini.

Ipotesi sequestro lampo

Il sequestro lampo avrebbe avuto come scopo quello di terrorizzare la vittima per spingerla a saldare un ingente debito, pare cinquecento mila euro. Ed. ecco perché le indagini ora sono focalizzate  sui rapporti tra il pr e una frangia della malavita romana legata al narcotraffico.

Il proprietario dell’appartamento, indagato per sequestro di persona, intanto, respinge ogni coinvolgimento. Ascoltato dai carabinieri del nucleo Investigativo ha sostenuto che la mattina della morte di Vitale non fosse in casa. L’uomo ha dato anche una giustificazione per le tracce di sangue: “Qualche giorno fa mi sono tagliato“.

La lista di sospetatti

Gli investigatori hanno già una lista di sospettati che potrebbero aver partecipato al “pestaggio”. Nel frattempo tenteranno di ricostruire in contatti degli ultimi giorni di vita del pr dai tabulati telefonici, anche se il telefono come i documenti dell’uomo sono stati fatti sparire. Altra circostanza che avvalora il sequestro.

Delle preoccupazioni per quei 500mila euro Vitale aveva parlato anche con il fratello che non riuscendolo a rintracciare per un giorno aveva presentato una denuncia a Bari.

Ciccio Vitale era partito il 21 febbraio da Bari insieme alla compagna che lo aveva accompagnato in auto a Roma per poi ripartire.  Il giorno dopo il volo dal quinto piano di un appartamento di via Pescaglia. Un testimone lo ha visto aggrapparsi ai fili del bucato, che però, poi hanno ceduto.

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